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Benzina e Diesel, prezzo su per l'aumento dei listini e lo stop dello sconto del governo

Con il rialzo dei costi sui consumatori, aumenta la vigilanza del governo contro i distributori che non comunicano al Mise i prezzi emessi o i cui prezzi sono maggiori rispetto a quelli comunicati

Il prezzo di benzina e gasolio sale di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. Lo rende noto Staffetta quotidiana ricordando che "il 2022 si è chiuso con un rialzo dei listini e il 2023 si è aperto con l'aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl. Dal 1° gennaio, infatti, è arrivato il rialzo delle accise: +15 cent/litro su benzina e gasolio, +2,8 cent/litro sul Gpl, a cui va aggiunta l'Iva con un impatto sui prezzi alla pompa di 18,3 cent/litro su benzina e gasolio e di 4,3 cent/litro sul Gpl. La benzina self service sale in media a 1,732 euro/litro (+106 millesimi, compagnie 1,730, pompe bianche 1,738), per il diesel 1,794 euro/litro (+102, compagnie 1,791, pompe bianche 1,803).

Prezzo, il doppio effetto  Passato il Capodanno, quindi, aumenta il prezzo dei carburanti. Da un lato il rialzo dei prezzi su diesel e benzina, dall'altro l'aumento delle accise, dopo lo stop agli sconti del governo, terminati con l'anno nuovo.

Vigilanza contro i furbetti  L'esecutivo ha però intensificato la vigilanza sui prezzi, al fine di garantire la trasparenza per  consumatori. Sul sito del ministero dello Sviluppo economico è attivo un portale all'indirizzo "carburanti.mise.gov.it".

I gestori delle stazioni di riforniento hanno l'obbligo di comunicare al dicastero i prezzi praticato per tutti i tipi di carburante, per tutte le forme di vendita. In caso di omessa comunicazione o di prezzi superiori a quelli comunicati rischiano sanzioni dai 500 fino ai 3mila euro. Esistono poi app gratuite per scovare le stazioni più convenienti.

Caro energia: gli sconti decisi dal governo su gpl, benzina e gasolio

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