Mobilità e altre frenesie

Accessori per lʼauto a noleggio e i dolori dellʼ“epico” Musk

Nella Settimana dei Motori il servizio Audi Rent e le difficoltà di Musk nel gestire Tesla (e Twitter)di Antonio Angione

Audi Freedom ‒ Un baule per il tetto, le sacche portasci, un portabiciclette di ultima generazione. Insomma si va in montagna, cʼè da portare su un sacco di roba, sportiva e no, e poi lʼabbigliamento, gli scarponi, i doposci… Spazi a parte da trovare in auto, è anche robetta che costa mica male in un inverno tornato a pieno regime per i vacanzieri dopo il Covid ma caro quasi il doppio.

Ecco allora lʼidea di Audi: affittare gli accessori auto che servono e poi restituirli! Il nuovo servizio si chiama Audi Freedom e finora nessun costruttore aveva mai pensato di costruirci sopra una costola di business, ma nellʼottica del renting che sta ampliando a dismisura i suoi spazi è forse lʼidea giusta. Anche perché taluni accessori servono poche volte o una solo lʼanno. Così invece si possono noleggiare tutti gli accessori del catalogo Audi, e magari se ci si trova bene, alla fine del noleggio si ha pure una prelazione sullʼacquisto. Rent sweet rent.

© Ufficio stampa

Blu dipinto di blu ‒ Se non te la conquisti a suon di followers, la spunta blu su Twitter costa 8 dollari al mese. Può piacere o non piacere, fatto sta che la nuova Twitter di Elon Musk ha bisogno di risorse fresche (e di un nuovo capo, dopo la bocciatura dello stesso Elon da parte degli utenti di Twitter). Il punto è che anche Tesla Motors, finora la gallina dalle uova dʼoro di Musk, avrebbe bisogno di soldi in questo 2022 da incubo, con il titolo crollato del 60%, ai minimi da due anni, e le assunzioni congelate nel primo trimestre del 2023. In più ci si mette la Cina, il più grande produttore di vetture Tesla al mondo, con il lockdown della mega-fabbrica di Shanghai a causa dellʼesplosione covid nel Paese. Più che il tema di Volare, per Elon sembra il melanconico, hegeliano “Grigio su grigio”.

Epic thread, il 2023 secondo Mosca (e il like di Musk) ‒ Come sarà lʼanno che verrà? Un cenno di quel che potrebbe succedere ce lo dà magnanimo lʼex presidente russo Dmitry Medvedev, super falco di Vladimir Putin, che ha fatto le sue previsioni per il 2023 e, vi diciamo subito, non sarà tre volte Natale. Lʼelenco riporta: la guerra tra Germania e Francia; Polonia e Ungheria che si spartiscono lʼovest dellʼUcraina; poi la Polonia stessa sarà spartita (fra chi?); e ancora il petrolio a 150 dollari al barile; il crollo dellʼUnione Europea a causa del rientro del Regno Unito, che però cede lʼIrlanda del Nord alla Repubblica dʼIrlanda; la fine dellʼeuro e del dollaro, sostituiti da bitcoin e simili. Fino alla guerra civile americana con la secessione di Texas e California, che porterà Elon Musk a diventare presidente degli Stati Uniti. Prima di ridere divertiti, aggiungiamo una notizia: lʼapprovazione su Twitter della “discussione epica” (epic thread) da parte di Elon Musk. E risate su risate, ci si scompiscia! Epic fail!

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