Clima, in Italia la temperatura aumenterà tra uno e cinque gradi entro il 2100
Secondo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, per via dell'incremento delle ondate di caldo, è "atteso un significativo aumento del pericolo di incendi"
Il clima in Italia sarà sempre più caldo. Nel nostro Paese, infatti, la temperatura media aumenterà tra gli uno e i cinque gradi centigradi entro il 2100. È quanto emerge dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, pubblicato dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Secondo il testo - ora in fase di consultazione pubblica - "entro il 2100 è attesa mediamente sull'area italiana una crescita" della temperatura "con valori compresi tra un grado", in base allo scenario climatico migliore, e "cinque gradi" in base allo scenario climatico peggiore.
Lo scenario migliore Nello scenario migliore le "emissioni verranno dimezzate entro il 2050 e si avvicineranno allo zero più o meno in 60 anni a partire da oggi".
Lo scenario peggiore Nello scenario peggiore la "crescita delle emissioni continuerà ai ritmi attuali, ed entro il 2100 le concentrazioni atmosferiche di CO2 saranno triplicate o quadruplicate rispetto ai livelli preindustriali". Si continuerà sulla strada di "un consumo intensivo di combustibili fossili" e non verranno adottate politiche di mitigazione.
Aumento pericolo di incendi, fino a +20% su Appenini e Alpi Secondo il Piano, in Italia in futuro, per via dell'incremento delle ondate di caldo, è "atteso un significativo aumento del pericolo di incendi". Questo aumento potrebbe arrivare "fino al 20% in particolare sugli Appennini e sulle Alpi".
Livello del mare italiano sale fino a +19 cm al 2065 Il livello del mare italiano salirà fino a 19 centimetri in più se non si metteranno a punto azioni di mitigazione del clima. La temperatura del mare potrà crescere fino a +2,3 gradi centigradi.
Energia, in futuro poco riscaldamento e tanta aria condizionata Nel Piano si prevede inoltre che in futuro la domanda di energia per l'Italia sarà più bassa per il riscaldamento durante l'inverno e molto più alta per l'aria condizionata in estate. Secondo il documento "si evince una generale riduzione, in particolare nelle aree montane, dei gradi al giorno di riscaldamento e un generale aumento dei gradi al giorno di raffrescamento per le aree pianeggianti e costiere".
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