Il marito della donna morta all'ospedale "Perrino" di Brindisi il 22 dicembre subito dopo aver dato alla luce due gemelli ha scritto una lettera al reparto di Rianimazione, dove la donna era ricoverata, per ringraziare i medici che si sono presi cura di lei (nonostante il triste epilogo). "Aver visto le lacrime nei vostri occhi mi ha fatto capire tutta la vostra umanità e quanto abbiate sudato, studiato per cercare di dare una speranza a Viviana (così si chiamava la donna, ndr), ha scritto l'uomo, come si legge nella lettera pubblicata dall'Asl di Brindisi sui social. A Natale, l'uomo ha ricevuto un'inaspettata telefonata da Papa Francesco, le cui parole sono state parole di conforto davanti a tanta sofferenza, ma anche di speranza pensando alle piccole due creature.
Il fatto - La donna, Viviana Delego, 41enne di Pezze di Greco, frazione di Fasano (Brindisi), è morta nel reparto di Rianimazione del "Perrino" di Brindisi - dove era ricoverata da qualche giorno - dopo aveva partorito prematuramente due gemelli: un maschio e una femmina. I neonati sono attualmente ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale. Al suo arrivo in ospedale sabato 17 dicembre, la donna era già in condizioni critiche "con un quadro di eclampsia, distacco di placenta e rottura delle membrane". Oltre ai gemelli e al marito Giacomo Cofano, la 41enne lascia anche un'altra figlia.
La lettera - "Viviana era una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune. Mi spiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscerla. Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature: Edoardo Maria ed Emilia Maria. In realtà tutte queste sue caratteristiche non moriranno mai. È vero, il normale schema della vita non dovrebbe essere questo. Non è giusto che due splendidi gemelli non avranno mai la possibilità di conoscere la loro mamma né che una bimba di sei anni (Emma Maria) non possa più abbracciare la sua stella", ha scritto l'uomo.
"Ma dietro tutto questo dolore, dietro tutta questa ingiustizia c'è comunque un aspetto positivo. Aver conosciuto tutti voi, di cui non ricordo i nomi, ma che per cinque lunghi e speranzosi giorni siete stati gli angeli custodi di mia moglie, della mamma dei miei figli. Aver visto le lacrime nei vostri occhi mi ha fatto capire tutta la vostra umanità e quanto abbiate sudato, studiato per cercare di dare una speranza a Viviana. Ma purtroppo così come mi avete insegnato, in medicina due più due non fa mai quattro. Sento comunque il dovere di ringraziarvi da parte mia, di mia figlia (che spero possa fare il vostro lavoro) e di tutta la mia famiglia per l'impegno, la professionalità e l'umanità che vi rendono dei veri e propri angeli custodi in carne e ossa. Con affetto, Giacomo", ha concluso l'uomo.
La lettera ha commosso profondamente lo staff del reparto di Rianimazione, che, nel postare la lettera su Facebook, ha scritto: "Giacomo, il marito della donna deceduta tragicamente al Perrino nei giorni scorsi per complicazioni avute al settimo mese di gravidanza, nella giornata del 23 dicembre ha consegnato una lettera alla Rianimazione rivolta a tutti i medici e gli operatori sanitari che si sono mobilitati per salvare sua moglie. 'Angeli custodi in carne ossa' che ringrazia per 'l'impegno, la professionalità e l'umanità'. Un'altra lettera è arrivata nella Terapia intensiva neonatale dove erano ricoverati i due gemelli. Siamo commossi per le sue parole e per il gesto che ridà fiducia ai cittadini e sostiene l'operato dei nostri professionisti in un momento così critico per la sanità pubblica. Siamo vicini all'immenso dolore della famiglia e lo ringraziamo con tutto il cuore".
L'uomo riceve una telefonata dal Papa - È stato Don Donato Liuzzi, parroco di Pezze di Greco, a rendere pubblica l'inaspettata conversazione telefonica. Lo stesso sacerdote, dopo la morte della donna, aveva scritto al Pontefice per affidare nella preghiera la giovane mamma scomparsa e la famiglia che affrontava e affronta giorni di interminabile dolore.
"Mi è difficile rompere il silenzio, ma lo faccio per dare eco alla intima gioia gustata in questo giorno del Natale del Signore insieme con il nostro carissimo Giacomo Cofano, provato dalla morte della moglie nell'atto di dare la vita a due gemellini. Ho sentito nel cuore l'ardire di bussare al cuore di Papa Francesco per raccontare di Viviana e dei gesti di vicinanza del nostro popolo. La mattina di Natale, il Papa con umiltà disarmante mi ha indirizzato una lettera di vicinanza e nel tardo pomeriggio ha telefonato a Giacomo. Abbiamo sentito il cuore del Pastore attento e sensibilissimo. Ringraziamo il Signore per questa carezza sulla carne umana ferita che Egli viene a salvare. Ringraziamo la maternità della Chiesa, visibile negli umili gesti del Papa. È un Natale che non dimenticheremo mai!", ha scritto il parroco su Facebook.