Veganuary: gennaio invita ad aprire l'anno senza carne
Uno stile alimentare senza crudeltà e all’insegna della sostenibilità ambientale
Mangiare vegano, abbracciando uno stile alimentare eco-sostenibile e senza crudeltà nei confronti degli animali: il mese di gennaio è veg, anzi Veganuary, unendo insieme le due parole vegan e january (gennaio). L’iniziativa, nata nel 2014 nel Regno Unito ma ormai diffusa in tutto il mondo, lo scorso anno ha coinvolto oltre 600mila partecipanti e si appresta a bissare il grande successo anche nel 2023.
A PROPOSITO DI VEGANUARY – Si tratta di un’iniziativa che si propone di dedicare il primo mese dell’anno alla scoperta di un modo diverso di alimentarsi, ma anche di vivere, più rispettoso dell’ambiente e soprattutto cruelty free nei confronti degli animali. La consapevolezza alimentare diventa quindi punto di partenza per una cultura e uno stile di vita rispettoso nei confronti di tutto l’ambiente. Secondo dati Eurispes 2022, presentati il maggio scorso, l’insieme di vegetariani e vegani rappresenta attualmente il 6,7% della popolazione. Di questi, il 5,4% del campione intervistato è vegetariano, mentre l’1,3% si dichiara vegan. Un dato in calo rispetto allo scorso anno, quando i vegani erano il 2,4%. Le donne sono sempre più numerose degli uomini e anche i Millennials scelgono questo stile alimentale più della media delle altre fasce di età.
VEGANI O VEGETARIANI – Questi due stili di alimentazione escludono completamente la carne dalla dieta, ma sono molto diversi tra loro: i vegetariani si astengono dal consumo di qualunque tipo di carne, comprese quelle bianche, il pesce, i molluschi e i crostacei. Sono invece ammessi alcuni cibi di origine animale, come il latte e i suoi derivati, le uova, il miele: in questi casi si parla di dieta "latto-ovo-vegatariana" (LOV). Chi invece decide di bandire dalla tavola anche questi e altri alimenti di derivazione animale diretta o indiretta è vegano (o veg) in senso stretto. Al contrario, chi consuma tutti i gruppi di alimenti, comprese le carni bianche o rosse, è definito onnivoro.
IL RISPETTO PER L’AMBIENTE – Oltre ad esercitare uno stile compassionevole nei confronti degli animali, la cucina veg ha anche un minore impatto sull’ambiente rispetto a quella degli onnivori. Gli allevamenti animali, la lavorazione della carne e il suo trasporto contribuiscono alla cosiddetta carbon footprint, ovvero l’impatto che hanno le attività umane sugli equilibri del Pianeta.
LA SFIDA VEG – Per sperimentare anche da neofiti lo stile alimentare vegano ci si può iscrivere alla Sfida Veg sul portale www.veganuary.it, impegnandosi a mangiare a base vegetale per tutto il mese, dal 1* al 31 gennaio. Le defaillance sono perdonate e non devono portare ad abbandonare la sfida: la partecipazione è totalmente gratuita e può essere annullata in qualsiasi momento. Durante tutto il percorso gli iscritti ricevono una mail quotidiana con una serie di consigli da parte di esperti, che forniscono informazioni nutrizionali e anche sfiziose ricette. Il sito popone anche una guida all’alimentazione veg e altri suggerimenti da sperimentare per toccare con mano che non si tratta di un regime complicato da seguire né privo di gusto. Sul sito ufficiale di Veganuary gli ideatori del progetto spiegano: “La nostra missione è ispirare e supportare le persone a provare il veganesimo, guidare il cambiamento e creare un movimento di massa globale che sostenga scelte alimentari compassionevoli con l’obiettivo di porre fine all’allevamento animale, proteggere il Pianeta e migliorare la salute umana“.
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