Svolta nel caso

Lignano Sabbiadoro (Udine), il pm chiede l'archiviazione: "Non fu stupro di gruppo, la giovane era consenziente"

Nell'estate del 2021, una 18enne aveva denunciato di essere stata violentata in un appartamento da cinque ragazzi. Decisive per gli inquirenti le chat e i video presenti nei cellulari. La parte offesa si è opposta alla richiesta. Il gip si è riservato sulla decisione

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A Lignano Sabbiadoro (Udine) il 10 agosto del 2021 non ci fu uno stupro di gruppo da parte di cinque ragazzi nei confronti di una 18enne ma un rapporto sessuale consenziente. È questa la posizione del pm che ha chiesto di archiviare le accuse di violenza sessuale contestate agli indagati. Decisive per la svolta sarebbero state le chat e i video presenti sui cellulari dei giovani coinvolti nella vicenda. La 18enne, che aveva denunciato di essere stata stuprata dal gruppo in un appartamento del comune friulano, si è opposta alla richiesta tramite il suo legale sollecitando ulteriori indagini e la riapertura del caso. Il gip si è riservato sulla decisione.

La ricostruzione della vicenda -

 Secondo quanto raccontato dalla giovane, il 10 agosto del 2021 incontrò sul lungomare tre dei cinque ragazzi indagati (tutti di età compresa tra i 17 e i 21 anni), accettando l'invito di seguirli in una casa. Lì si sarebbe consumata la violenza. La 18enne dichiarò di essere stuprata prima dai tre e successivamente da altri due ragazzi, giunti nell'appartamento più tardi. I cinque giovani confermarono di aver avuto rapporti con la ragazza, parlando però di un rapporto consenziente e non di una violenza sessuale. Dopo il fatto, la giovane raggiunse i genitori in spiaggia spiegando loro l'accaduto e il padre, sconvolto, reagì decidendo di andare a cercare il "branco".

La rabbia del padre -

 Dopo aver raggiunto l'appartamento e avere suonato più volte il campanello senza successo, l'uomo sfondò la porta. "Volevo vederli in faccia. Uno a uno. Si sono chiusi a chiave in una stanza. Li sentivo piagnucolare... Conigli. Poi hanno gridato aiuto, sì, pazzesco, loro chiedevano di essere aiutati dopo quello che avevano fatto a mia figlia", dichiarò il padre della ragazza. La polizia, allertata dai vicini, intervenne prima che il padre della ragazza potesse entrare a contatto con i cinque.

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