Epifania

Dove atterra la Befana? Qualche indicazione…

Tra il 5 e il 6 gennaio tutta l’Italia attende la vecchietta a cavallo di una scopa. Ma ci sono anche i falò e altre antiche usanze

Amata da grandi e piccoli, simpatica a tutti, la Befana è la star dei primi giorni dell’anno. Le origini della burbera e malmessa vecchietta a cavallo della scopa pare risalgano a un mito probabilmente di origine nordica, dove con vari nomi (Frigg in Scandinavia e Bertha in Inghilterra) personificava la natura invernale.

Ma la Befana ha attecchito soprattutto in Italia, con un successo che non ha eguali in altri paesi del mondo. E tra sfilate, fuochi d’artificio e falò, tra il 5 e il 6 gennaio il Bel Paese le rende omaggio con centinaia di eventi, grandi e piccoli, dalle città ai borghi più sperduti. Eccone alcuni.

Festa nazionale della Befana ad Urbania - Torna a Urbania dal 4 al 6 gennaio l’appuntamento con la sua concittadina più̀ famosa. Tre i giorni di festeggiamenti, con molti appuntamenti per piccini e grandi, con migliaia le calze appese nelle strade e centinaia le befane che animeranno il centro. Imperdibile il volo della Befana, tutti i giorni alle 16.30 e alle 17.30: dalla Torre Campanaria, a cavallo della scopa volante, volteggerà nel vuoto sopra la folla, lanciando doni e dolciumi. Un volo, da ben 36 metri di altezza, scenico e suggestivo, che ogni anno regala uno spettacolo differente fatto di luci, musica ed effetti speciali. Alle 18 sfilerà invece la Calza più̀ lunga del Mondo cucita a mano, durante tutto l’anno, dalla Befana in persona: toccarla, porta fortuna! È d'obbligo, poi, una visita alla sua Casa, dove tra giochi e infusi si potrà vedere il calderone dove vengono preparati i dolciumi per i bambini più̀ bravi. Novità̀ di quest’anno è il Villaggio della Befana, con l’Emporio, l’Ufficio Postale, la Boutique e la Pasticceria.

Il giorno del Gabinàt in Valtellina - Da tempo immemorabile in Valtellina il giorno dell’Epifania si celebra tra saluti e doni la tradizione del Gabinat, parola derivante dal tedesco bavarese Gebnacht, composto dalle voci Gaben (doni) e Nacht (notte), ossia la “Notte dei doni”. A Livigno e Trepalle il 6 gennaio è il giorno più atteso dell’anno dai bambini. Armati di slitte e sacchetti, girano in gruppetti lungo le strade del paese, entrano nelle case e nei negozi urlando “Bondí Ghibinèt!”: i padroni di casa donano a ciascuno di loro un dolce, un pensiero, un regalino, mentre la madrina e il padrino fanno doni più consistenti. Anche fra gli adulti vige tutt’oggi l’usanza di esclamare “Ghibinèt!” a sorpresa, quando ci si incontra quel giorno. Il primo che lo pronuncia vince un caffè, un calice di vino, un presente, che deve essere pagato entro il giorno di Sant’Antonio (17 gennaio) o di San Sebastiano (20 gennaio). Questa usanza coinvolgeva interi paesi valtellinesi e vedeva tutti gli abitanti in competizione tra loro: era una vera sfida vinta da chi precedeva l’altro nell’esclamare gabinàt! Chi perdeva doveva pagar pegno al vincitore con qualche dolce o una manciata di frutta secca. Per vincerlo si adottavano le più ingegnose strategie: appostamenti, travestimenti, finte malattie...L’inizio della competizione variava da paese a paese: in alcune località era fissato al pomeriggio della vigilia, quando le campane suonavano le tre, in altre allo scoccare della mezzanotte. Essenziale era comunque l’effetto sorpresa, indispensabile per conseguire la vittoria. A Bormio i festeggiamenti sono previsti per il 6 gennaio a partire dalle 10.30 quando, per le vie del centro storico, grandi e piccini rivivono l’antica usanza.

Rievocazioni storiche e falò in Friuli Venezia Giulia - Per l'Epifania si rinnovano ogni anno in Friuli Venezia Giulia antichissime tradizioni, ancora molto sentite. Fra le più coinvolgenti e arcaiche, i pignarûi che – dai monti al mare - accendono la notte di centinaia di fuochi di altissimi falò, il 6 gennaio la Messa dello Spadone a Cividale e la Messa del Tallero a Gemona, le cui scenografiche rievocazioni storiche fanno fare un tuffo nel passato. La Messa dello Spadone rievoca l'investitura che un tempo il Patriarca riceveva dalle mani dell'Imperatore, a seguire un corteo di figuranti per Cividale, accompagnati da antiche melodie medioevali. Durante la Messa del Tallero l’autorità civile offre a quella religiosa, in segno di omaggio, un tallero d’argento dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria e, per tutta la giornata, Gemona si anima con spettacoli, musiche e danze. 

Il rogo della Befana a Ferrara - Finalmente, dopo 2 anni di assenza, a Ferrara torna la Befana! Il 6 gennaio distribuisce calze di dolciumi a tutti i bambini che arrivano a salutarla. Alla fine sarà bruciato il grande fantoccio raffie finalmente scacceremo via tutti i brutti pensieri di questi ultimi anni!

La Befana di Comacchio - Comacchio, in provincia di Ferrara,  festeggia la Befana con Avan la Vacie: animazione in piazza con spettacoli, musica e tante calze per tutti i bambini. Si inizia giovedì 5 gennaio alle 16.00 con la Sfilata delle Befane, cui fa seguito alle 16.30 la discesa in volo dalla Torre dell’orologio della Befana dei Pompieri. Venerdì 6, nel bel centro storico della cittadina sono allestiti i Mercatini della Befana e alle ore 18.00 la Befana saluta tutti i bambini tra musica, fontane danzanti e uno spettacolo pirotecnico.

Tuffo della Befana a Tagliata di Cervia - Il 6 gennaio a Tagliata di Cervia non è solo il giorno dell'arrivo della Befana, dei giochi per i bambini e delle prelibatezze da gustare allo stand gastronomico, ma è soprattutto il giorno del tradizionale primo tuffo in mare dell'anno e dei tradizionali canti dei Pasquaroli. E' un giorno all'insegna del mare d'inverno. Fin dalle prime ore del mattino, il tradizionale tuffo della Befana si arricchisce di eventi e iniziative. La giornata prosegue con intrattenimento musicale per grandi e piccini in attesa del grande tuffo alle h.15.00. La giornata termina con la premiazione ai gruppi più numerosi e al costume più originale.

La Nott de Bisò a Faenza - Un appuntamento di festa con il quale si chiude un ciclo e ne comincia uno nuovo. A Faenza, in provincia di Ravenna, la Vigilia dell’Epifania è dedicata alla Nott de Bisò, manifestazione conclusiva del Palio del Niballo. Allo scoccare della mezzanotte del 5 gennaio, il Niballo, il grande fantoccio di Annibale – guerriero che simboleggia le avversità – viene bruciato in un enorme falò come rito beneaugurale per il nuovo anno. Nell’attesa di questo momento, i presenti possono bere il bisò (il tradizionale vin brulè) negli eleganti gotti, le tradizionali ciotole di ceramica faentina. Diversi ogni anno, i gotti sono decorati con i simbolo dei cinque Rioni che competono nel palio e con quello della città: un bel ricordo da portare con sé di questa magnifica notte. La festa inizia già in tarda mattinata con l’apertura di  stand gastronomici gestiti dai cinque Rioni di Faenza, dove si gustano cibi tipici romagnoli e altre prelibatezze. A fare da contorno, musica, balli e tanta allegria. Come da tradizione pochi minuti prima del rogo del Niballo, vengono lanciati i palloncini con i colori dei cinque rioni con all’interno i biglietti omaggio per le giostre del Palio del Niballo: alcuni di questi riescono a viaggiare centinaia e centinaia di chilometri arrivando anche oltre i confini nazionali.

La Befana a piazza Navona a Roma - Ha preso il via il 1° dicembre e, come da tradizione, va avanti fino al 6 gennaio 2023. Dopo la sospensione dovuta al Covid nei due anni passati, è tornata la festa più iconica di Roma: una tra le piazze monumentali più celebri della Capitale si riempie di luci e suoni, addobbi natalizi, presepi, dolci e giochi per bambini, spettacoli viaggianti, il magico teatro dei burattini e l'antica giostra dei cavalli, musica. Rispetto al passato, vi si trovano anche nuove proposte, dai libri ai prodotti agroalimentari tradizionali. Il tutto, attorno al grandioso albero al centro della piazza, e con la Befana in persona a fare da compagnia ai passanti.

Storica Fiera dell'Epifania all'Aquila - Torna il 5 gennaio all'Aquila una delle manifestazioni più sentite e attese, la storica Fiera dell'Epifania. Piazze e scalinate, vie e viuzze del centro storico si colorano di 400 bancarelle che propongono prodotti tipici, artigianato, sapori e profumi, dell'Abruzzo e dell'Italia intera, ad iniziare dalla tradizionale piadina con la salsiccia, peperoni e cipolla. Ad ospitare la manifestazione è il centro storico con un percorso ad anello che da via Gran Sasso arriva a via Castello, via Malta, via Tagliacozzo, via Zara, piazza Duomo, corso Federico II e Villa comunale.