gesto di solidarietà

Monza, la commessa che ha salvato il clochard: "Ecco cosa è successo"

Grazie al suo gesto di solidarietà il senzatetto è stato identificato e i suoi parenti hanno potuto riabbracciarlo

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Un gesto di solidarietà a Monza ha permesso a un clochard di 38 anni, con problemi psichici, di poter ritrovare la sua famiglia che lo cercava da ottobre. E' grazie a quel gesto, compiuto da una commessa di 32 anni, Irene Brunetta, che non ha cacciato l'uomo ma anzi gli ha anche regalato alcuni vestiti, che l'uomo potrà riabbracciare la sua famiglia. A raccontarlo è la stessa giovane, lavoratrice e studentessa, che spiega cosa è scattato in lei quando ha deciso di aiutare quel senzatetto, che in un primo momento si era mostrato irruento. Ma poi quando "l'ho visto che si provava gli abiti, palesemente trasandato, ma comunque compiaciuto della sua immagine allo specchio, come avrebbe fatto un ragazzino, e in quel momento, dentro di me si è smosso qualcosa", spiega. E' stata pura empatia.

La storia a lieto fine di Monza -

 Il 19 dicembre la 32enne era stata presa di sorpresa quando un senzatetto aveva fatto irruzione nel negozio dove lavora. "Si è seduto in un angolo del negozio, borbottando parole incomprensibili. Non era aggressivo. Non lo avevo mai visto prima, però non sapevo che reazione avrebbe potuto avere. In quel momento ero sola in negozio, c'era solo una cliente che è rimasta con me alcuni minuti per poi allontanarsi", racconta la Brunetta al Corriere della Sera. Poi, "ha preso una decina di pezzi in tutto, maglie, pantaloni, giacche, e se li metteva uno sopra l'altro. In quel momento è arrivato un altro cliente, che lavora alla Procura di Monza, e che mi ha aiutato".

L'arrivo della polizia -

 Una volta allertata la polizia, è venuto da sé il gesto di solidarietà. "Gli agenti sono stati bravissimi a convincerlo a uscire dal camerino e a restituire la merce, però, un momento prima, quando l'ho visto che si guardava allo specchio con i vestiti nuovi, che si piaceva e si toccava le guance, in modo così ingenuo, quasi infantile, mi è venuto spontaneo chiedere quale fosse il capo che preferiva, perché uno glielo avrei potuto regalare".

Il regalo -

  Una giacca a vento e un pantalone a cui l'uomo aveva rotto un passante per la cintura: ecco cosa la 32enne ha infine regalato, in tutto 150 euro di spesa. "Mi hanno detto che tecnicamente avrei potuto fare denuncia per quel danno, ma era ridicolo e così ho deciso di pagare di tasca mia anche quelli", afferma. "Mi hanno detto che è un uomo in cura psichiatrica, conosco quella realtà - dice Irene - non è facile per niente".

Chi è il senzatetto -

 Secondo quanto accertato dalla polizia, il 38enne è un cittadino francese con problemi psichiatrici: assumeva abitualmente psicofarmaci per una forte depressione. E' stato quindi portato al San Gerardo in attesa dell'arrivo dei suoi genitori che abitano a 7 ore di macchina da Monza e che a ottobre avevano fatto una segnalazione sul figlio poiché non era più tornato a casa. Ora potranno riabbracciarlo, ma prima hanno ringraziato la commessa che l'ha aiutato.