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Cinghiali, sì alla caccia in città | L'esperto: "No all'abbattimento sul posto, è pericoloso per tutti"

Il presidente Aree protette Roma, Maurizio Giubbiotti, a "Controcorrente": "Bisogna trasferirli negli allevamenti"

La Commissione Bilancio ha dato il via libera all'emendamento della maggioranza in cui si semplificano le procedure per la cattura e per l' abbattimento della fauna selvatica all'interno delle città. Una soluzione per ridurre la popolazione dei cinghiali che negli ultimi anni ha invaso alcune aree di diverse città italiane tra cui  Roma.

Sono diversi i cittadini che, impauriti dalla presenza degli animali selvatici, sono favorevoli all'emendamento di Fratelli d'Italia. Ma la soluzione prevista potrebbe rappresentare un problema per la sicurezza di tutti. Lo spiega il presidente Aree protette Roma Natura, Maurizio Giubbiotti, che ai microfoni di " Controcorrente" dichiara: " Far sparare in una città diventerebbe un problema. Resta il fatto che la fauna selvatica non può convivere con l'uomo, per questo abbiamo previsto la cattura con le gabbie e il trasporto ad aziende che introducono l'animale nel circuito dell'allevamento e della macellazione". 

Dello stesso parere è un ex cacciatore che fa sapere: " L'abbattimento è giusto se fatto in posti liberi e aperti, ma non in città. I fucili sono pericolosi". "Facciamo il far west in città?", chiede poi incredula una cittadina. 

"Se mi chiamassero a utilizzare un'arma da fuoco in un luogo abitato io non ci andrei. Mi rifiuto", così il presidente di Federcaccia Massimo Buconi. "Se c'è un animale problematico tra le case, la soluzione è l'allontanamento", conclude. 

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