Vacanze di Natale salve per gli studenti dell'Istituto comprensivo Manzoni-Augruso di Lamezia Terme (Catanzaro). Dalla loro parte c'è la Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza tirata in ballo dalla dirigente Antonella Mongiardo nella circolare del 21 dicembre che ha per oggetto proprio "i compiti delle vacanze". Nel documento si chiede ai docenti della scuola di garantire "il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…" dei ragazzi, garantito appunto dalla Convezione citata, assegnando per le festività natalizie solo un ripasso degli argomenti svolti.
Natale è salvo: basta compiti per le vacanze - "Porre un freno a questa pratica, in linea generale, si rende necessario", si legge nella circolare della preside della scuola di Lamezia Terme che invita i docenti a rispettare un elenco dettagliato di raccomandazioni, che, però, lei stessa, nel documento pubblicato sul sito ufficiale dell'istituto che dirige, definisce "non vincolanti".
La circolare in questione esordisce con il ricordare che "non si assegnano compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni". Per la dirigente è, dunque, "opportuno regolamentare lo studio domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno".
Il motivo? Agli studenti deve essere permesso "di ricrearsi ("il diritto al riposo e al gioco" è appunto garantito dal citato articolo 31 dalla Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza) e alle famiglie di ritrovarsi, senza l’assillo dei compiti".
Si sottolinea, infine, l'inamissibilità di assegnare per lo studio a casa "argomenti che non siano stati spiegati in classe dall'insegnante, il quale, entro certi limiti, sarà disponibile a ripetere la spiegazione in caso di poca comprensione da parte di un alunno o di assenza dell'alunno".
E' così che ogni anno, puntuale per le vacanze natalizie o quelle estive, si riapre il dibattito sulla convenienza di assegnare i compiti a casa. Argomento da sempre dibattito non solo tra genitori, ma anche tra le mura del ministero dell'Istruzione. Sulla questione intervenne, per citare solo i casi più recenti, anche l'allora ministro Stefania Giannini (era il 2016), poi il ministro Valeria Fedeli (era il 2017), il successore Marco Bussetti (era il 2018).
Addirittura si sono scomodati anche i sindaci sul divieto ai compiti durante le vacanze, come è accaduto nel Nuorese. E valica anche i confini nazionali, come la protesta dei genitori in Spagna.