La manovra è "un primo passo", ma per rilanciare il Paese servono "le riforme strutturali", sulle quali "Forza Italia si batterà, senza fare sconti e considerandosi ancora l'asse centrale della coalizione". A dirlo è Silvio Berlusconi, in un'intervista a Il Corriere della Sera. E aggiunge che "della linea politica del mio partito l'unico garante sono io" e auspica che si aggiusti la rotta con "una maggiore condivisione a monte per il futuro". Quanto a Giorgia Meloni, "lei sa che se le servono miei consigli, sono qui", dice il leader di Forza Italia.
Manovra, il bilancio di Silvio Berlusconi - Commentando la Manovra, Berlusconi sottolinea che "il governo di centro-destra ha dovuto affrontare una situazione molto difficile per colpa dello scenario internazionale e degli aumenti dell'energia e delle materie prime. Di conseguenza è rimasto poco per le riforme strutturali che ritengo necessarie". Ecco, dunque, il bilancio dei primi mesi del governo Meloni tracciato dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, in un'intervista a Il Corriere della Sera.
Le proposte sul tavolo del governo - "Nonostante questo, - sottolinea - alcuni risultati concreti li abbiamo ottenuti e in altre materie, come la giustizia, si sta lavorando nella giusta direzione". E aggiunge: "Abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti, come il primo aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli ultra-settantacinquenni, stiamo lavorando per ottenere la detassazione e la decontribuzione per le assunzioni di giovani da parte delle imprese, che avrebbero la grande convenienza ad assumere con un costo uguale allo stipendio. Oggi, come è noto, il costo dell'azienda per uno stipendio, ad esempio, di 1.500 euro è di 3.300 euro, più del doppio".
"Si tratta di proposte di FI - precisa Berlusconi, - che nel corso della legislatura dovranno trovare piena attuazione. Importante è anche aver ottenuto la proroga al 31 dicembre del termine per la presentazione delle Cilas per il Superbonus al 110%".
E sugli "stop and go" su alcune misure, come quelle sul Pos o sullo scudo fiscale, il leader di Forza Italia sostiene che "avevamo poche settimane per scrivere una Manovra e concordarla con l'Europa. E' naturale che ci siano state delle difficoltà. Certo, in futuro alcuni meccanismi decisionali dovranno essere messi a punto meglio, con una condivisione a monte, evitando che i problemi ricadano sul lavoro del Parlamento".