Cosa pensano i tassisti a Roma sul ripristino dell'obbligo di Pos per tutti i pagamenti elettronici? L'inviata di "Mattino Cinque News" ha raccolto questa mattina il commento degli autisti in servizio alla stazione Termini dopo la retromarcia del governo che ieri ha cancellato dalla manovra la soglia minima ipotizzata in un primo momento. "Il servizio è ottimo peccato solo che le commissioni bancarie le dobbiamo pagare noi", si lamenta un tassista che non esita a definire la transazione per i pagamenti elettronici come una "tassa in più".
Tra i tassisti della Capitale c'è chi al contrario plaude all'annullamento delle soglie minime (60 o 30 euro) ventilate dal governo quando il testo della manovra fu licenziato, il mese scorso, dal Consiglio dei Ministri. "Giusto così, noi siamo pro Pos. Per me se pagano contante o bancomat per me è indifferente. Il tetto a 60 euro sarebbe stato esagerato", dice un giovane tassista. "Il servizio va bene ma i clienti a questo punto ci dovrebbero regalare una mancia", scherza un collega.
Corsa contro il tempo intanto per l'approvazione della manovra entro i termini del 31 dicembre onde evitare l'esercizio provvisorio. Dopo la maratona notturna, prosegue l'esame in commissione Bilancio della Camera e tra oggi e domani il testo dovrebbe approdare all'esame dell'Aula di Montecitorio. Nessun emendamento è stato approvato mentre si fa strada l'ipotesi di un maxiemendamento del governo con tutte le modifiche da approvare tramite un voto di fiducia.