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Silvia Macchi: "La gentilezza può cambiare il mondo, anche quello lavorativo"

Silvia Macchi, Marketing Services Manager di Epson Italia, si racconta ai lettori di Tgcom24

di Carlotta Tenneriello

Silvia, so che sei appassionata di comunicazione e marketing da sempre.
Occuparsi di marketing e comunicazione significa sapere ascoltare, essere in grado di creare valore e di costruire una relazione con gli altri. Il percorso di studi in Scienze Politiche mi ha dato la possibilità di costruire un background interdisciplinare, dall'economia alla sociologia, dal diritto alla psicologia ed è da questa contaminazione che è nata la mia passione per la comunicazione e il marketing. Anche il percorso lavorativo mi ha consentito di continuare ad approfondire i vari aspetti del marketing e della comunicazione. Partire dagli obiettivi che si vogliono raggiungere e delineare la strategia più adeguata, identificare i clienti e il messaggio più adatto mi ha sempre affascinato
 
Dopo gli studi, approdare nel mondo del lavoro è stato facile.
Sono arrivata in Epson dopo qualche anno in un ufficio marketing di una piccola società dove l’esigenza di coprire tutti gli aspetti di questa attività e della comunicazione mi ha permesso di acquisire un’esperienza a tutto tondo. Nel 1998 ho risposto a un'inserzione su un giornale per il ruolo di organizzazione di eventi: Epson allora aveva come slogan ImmagineEmozione e come riferimento visivo una gerbera colorata, che mi affascinò. Eravamo in tantissimi a partecipare alle selezioni, ma dopo vari colloqui sono entrata in Epson ricoprendo un ruolo poliedrico come quello di event manager in cui ho potuto imparare molto sul campo: organizzazione, comunicazione, relazione. Da allora lavoro in Epson Italia, e dal 2008 guido il team marketing comunicazione, che è composto quasi interamente da donne. 
 

Donne e tecnologia: un binomio vincente?
L'essenza della tecnologia è rendere la vita migliore, risolvere un problema grazie a un oggetto o un nuovo processo, ma si tratta di un settore ancora molto influenzato dall'idea che sia più adatto agli uomini. Mi spiace che le ragazze che scelgono studi e carriere nelle discipline STEM, ovvero Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, siano ancora molto poche anche se questi settori sono assolutamente alla portata di tante ragazze: probabilmente, sarebbero necessari corsi di orientamento e magari incontri con chi ha scelto una professione nella tecnologia in modo da motivare le ragazze che vogliono seguire studi di carattere scientifico. È necessario credere di più nelle proprie capacità, seguire le proprie inclinazioni e passioni senza lasciarsi influenzare da insicurezza e scarsa autostima dovuti al condizionamento di cui le ragazze sono spesso oggetto. Personalmente, sono sempre stata attratta dalla tecnologia, che vivo ogni giorno anche in ufficio: Epson è una azienda giapponese in cui la tecnologia ha un ruolo fondamentale. Le nostre tecnologie proprietarie creano continuamente prodotti, tra cui stampanti e videoproiettori, in grado di rispondere alle esigenze delle persone. Sono fiera di lavorare per un'azienda che mette la tecnologia al servizio della sostenibilità, per costruire un mondo migliore, ed è proprio l’innovazione sostenibile che ci guida ogni giorno.
 
Arrivare ai vertici di una multinazionale per una donna può essere complicato.
Nel settore in cui lavoro, quello ICT, le donne ai vertici sono ancora poche: è un contesto molto maschile. Tuttavia alcuni dati, cito il Rapporto Donne Manager di Manageritalia, mostrano una continua crescita delle donne manager soprattutto nelle aziende multinazionali, con un divario rispetto alle aziende nazionali e più piccole. La pandemia ha premiato le aziende con un approccio più strutturato, che hanno puntato su competenze e gestione manageriale. La crescita in numero delle donne manager deve però essere accompagnata da una concreta pari opportunità in termini di retribuzione che speriamo la nuova legge sul divario retributivo dovuto al genere aiuti a risolvere. Epson Italia è sempre stata in controtendenza: da molti anni è una donna la nostra country manager, arrivata a ricoprire questo ruolo grazie alla grande competenza, determinazione e capacità manageriale. 

So che ti occupi della "MIssion Gender Equity": me ne parli?

Grazie a Epson e a 30% Club (un'iniziativa senza scopo di lucro, guidata dalle imprese, volta a raggiungere almeno il 30% di partecipazione delle donne in posizioni di leadership), ho appena iniziato un programma di mentoring interaziendale progettato per promuovere la diversità di genere, sviluppare il talento femminile e incoraggiare più donne in posizioni di leadership. Un esempio concreto e potente che ha l'obiettivo di raggiungere un maggior equilibrio di genere a livelli senior all'interno delle organizzazioni. In qualità di mentor, nei prossimi nove mesi avrò l'opportunità di supportare lo sviluppo di un'altra donna di un'altra azienda, che sta attraversando una fase di crescita all'interno dell'organizzazione: spero di dare il mio contributo e facilitare un cambiamento culturale più ampio attraverso il coinvolgimento attivo in questo genere di iniziative.
 
Lavoro e famiglia: basta essere organizzate?
Imparare a conciliare lavoro e vita familiare non è facile e non esiste un approccio che vada bene per tutti. Io non ho figli, ma non significa che anch'io non abbia necessità di coniugare la mia vita lavorativa con quella famigliare. Credo sia necessario trovare il giusto equilibrio, adottare strategie che aiutino a soddisfare le esigenze personali e quelle professionali, essere organizzate e allo stesso tempo anche flessibili. Bisogna sapersi adattare alle situazioni cercando di garantire prestazioni di qualità in entrambi gli ambiti.
 
Tempo libero e worklife balance, un tema molto sentito.
Certamente la pandemia ha reso tutti più coscienti di quanto sia prezioso trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e vita personale, che non devono essere considerate due sfere contrapposte che si contendono il nostro tempo, ma due momenti della vita da vivere con pienezza e responsabilità. Prendersi le giuste pause, curare il proprio benessere mentale e fisico, ridurre lo stress aiuta a prendere dei momenti per sé. Lavorare in maniera serena, rispettando i momenti di stacco e recuperare le proprie forze rende più produttivi ed evita il cattivo stress. In Epson con la pandemia è stato introdotto in via sperimentale il lavoro da remoto, stimolandoci a ripensare al giusto equilibrio. Personalmente ritengo che il lavoro da remoto per alcuni ruoli aziendali sia implementabile senza problemi a vantaggio di un maggior worklife balance, maggiori produttività e serenità. Sono convinta che non sia più possibile tornare indietro, è diventato un must per le aziende che vogliano attrarre giovani talenti.
 

Una curiosità su di te?
Nel tempo libero pratico da qualche anno il QiGong, una disciplina che deriva dall'antica medicina cinese e dalle arti marziali, una serie di pratiche e routine con movimenti lenti, esercizi di respirazione e concentrazione. Il QiGong mi aiuta a rilassarmi, concentrarmi, a respirare meglio, favorendo allo stesso tempo la flessibilità, la coordinazione del corpo e la vitalità. Credo sia importante ritagliarsi dei piccoli momenti nella giornata da dedicarci: un modo per essere gentili verso sé stessi. Aggiungo che ho una grande passione per i libri e le serie tv di fantascienza.
 
Un tuo suggerimento alle ragazze che vogliano fare carriera in azienda.
Essere curiose, umili e non perdere la voglia di imparare e di conoscere cose nuove. Bisogna essere sé stesse, sincere e determinate ed essere gentili, anche se talvolta la gentilezza può essere vista come debolezza, perché gentilezza significa trattare noi stessi, le altre persone e l'ambiente che ci circonda con rispetto e volontà di prendersene cura. E proprio a questa virtù abbiamo dedicato il Calendario Epson 2023, illustrato da Elisa Macellari e intitolato Forms of Kindness: dodici gesti di gentilezza che arricchiscono chi li riceve ma anche chi li dona. Credo che la gentilezza possa cambiare il mondo, anche quello lavorativo.