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Las Vegas, i Maneskin rompono gli strumenti sul palco: è polemica

"Gesti sono profondamente fuori tempo", "Si vede che si sono dimenticati di quando suonavano per strada e non potevano permettersi strumenti di un certo livello": sono solo alcuni dei commenti apparsi sui social

Tgcom24

I Maneskin hanno concluso il tour americano a Las Vegas. Durante l’ultimo concerto, i componenti della band hanno compiuto un gesto che sta facendo discutere gli utenti dei social: hanno distrutto gli strumenti musicali sul palco. Il tutto è testimoniato da video e foto postati dallo stesso gruppo su Instagram.

Il post dei Maneskin - "Questo non era affatto previsto e forse abbiamo un po' esagerato, ma ci è piaciuto! Caos e distruzione a Las Vegas a parte, il nostro viaggio nordamericano è appena finito e già ci manca tutto. Non potremmo essere più felici del tempo trascorso con voi e dell’amore che ci avete dimostrato! L’energia che avete portato a ogni singolo concerto ha reso questo tour semplicemente memorabile. Contando i giorni fino al nostro ritorno. Vi amiamo, grazie", hanno scritto i Maneskin su Instagram a corredo di foto e vide in cui distruggono gli strumenti musicali.  

Le reazioni - Tanti i commenti di sdegno apparsi sotto al post della band. "Anni 70/80, il rock era cultura e cambiamento. Crisi e frattura con il passato. Quei gesti erano simbolici. Perdonatemi, ho imparato ad apprezzare la vostra musica ma questi gesti sono profondamente fuori tempo, irrispettosi verso chi si fa debiti per acquistarne uno strumento e rigorosamente non rock se poi mi taggate Gucci. Fate musica, sapete farla. Lasciate perdere l'esibizionismo stupido. Non ne avete bisogno"; "Dear Maneskin, mio figlio a Babbo Natale ha chiesto una chitarra perché come voi vorrebbe 'essere rock e far ballare la gente'. Vederla in frantumi è uno schiaffo ai sogni e alla miseria, non è rock, non è ribellione, è pure un deja vu vecchiotto e banalotto. Se vi avanzano, regalatele ai bambini. Costruite sogni, non rompeteli!; "Questa cosa la trovo penosa. Si vede che si sono dimenticati di quando suonavano per strada e non potevano permettersi strumenti di un certo livello. Bisognerebbe non dimenticarsi mai da dove si è partiti"; "È uno schiaffo in faccia a chi non può permettersi uno strumento e soprattutto irrispettoso nei confronti di chi ha realizzato lo strumento".


E ancora: "Ma perché? State scendendo un po' in basso, prima vi stimavo, ma il successo (purtroppo) vi ha dato alla testa" e "Cosa avete voluto dimostrare? Lo facevano i grandi del rock, ok, ma non va imitato proprio tutto, soprattutto i comportamenti riprovevoli. È stato un gesto stupido e profondamente irrispettoso che merita l'unfollow. E mi dispiace, ma l'intelligenza viene prima di tutto. Non dimostrate di essere rock, ma di essere superficiali e volgari. Magari in Via del Corso c'è qualche ragazzino come voi che sta suonando mentre sogna di sfondare, cercando di raggruppare pochi euro per comprarsi una chitarra migliore e voi, che fate? Spaccate tutta la strumentazione per poi, tra l'altro, taggare Gucci? Cosa siete diventati? Il rock è decisamente un'altra cosa".  

La polemica si è accesa anche su Twitter. "I Maneskin che spaccano tutto a un concerto. Mamma mia che disagio. Regalateli a chi non può comprarseli e ha davvero voglia di suonare, piuttosto che spaccarli"; "Li stimo, li ammiro, andrò al loro concerto, ma il gesto dei Maneskin di spaccare gli strumenti a fine concerto a Las Vegas decisamente too much e non necessario" sono solo alcuni dei tweet sull'argomento.

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