Il codice di condotta

Decreto ong, i migranti salvati facciano richiesta di protezione a bordo della nave

Nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere un porto di sbarco, verso il quale la nave sarà tenuta a dirigersi dopo il salvataggio. Molteni: "Spero questo codice sia pronto entro fine anno"

© Afp

Sulla questione migranti sarà previsto un decreto con un codice di condotta per le ong. In base ad esso, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente ai soggetti a bordo, che sono stati messi in salvo, la manifestazione di interesse sull'eventuale domanda di protezione internazionale dei migranti, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell'accoglimento del migrante dopo lo sbarco. Inoltre nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere un porto di sbarco, verso il quale la nave sarà tenuta a dirigersi dopo il salvataggio, senza restare giorni in mare in attesa di altri soccorsi.

Entro fine anno - Proprio a propositi del codice di condotta per le ong, che sarà contenuto in un decreto previsto nelle prossime settimane, il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, ha detto: "La norma è pronta, spero che entro fine anno il decreto sul codice per le ong possa essere pronto. Con questo decreto verranno penalizzate quelle ong che non rispetteranno norme comportamentali che verranno inserite nel provvedimento". 

"Non si possono tenere i migranti in mare per settimane" - "Bisogna definitivamente distinguere tra le missioni di salvataggio e le attività di ricerca sistematica. Si tratta di una serie di regole comportamentali che si desumono da convenzioni internazionali e prevedono l'obbligo del coordinamento di salvataggi non autonomi e sistematici: non si possono tenere i migranti in mare per settimane. Chi viola le norme incorrerà prima in sanzioni amministrative, poi se reitera anche in fermi amministrativi, fino alle confische delle navi da parte dei prefetti", ha aggiunto Molteni.

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