Clima, raggiunto l'accordo in Europa sulla riforma del mercato del carbonio
Le quote totali create dagli Stati diminuiscono nel tempo per incoraggiarli a emettere meno
Eurodeputati e stati membri dell'Ue hanno raggiunto un accordo nella notte per una vasta riforma del mercato europeo del carbonio, che è al centro del piano climatico dei Ventisette. Un'intesa che alza fortemente le ambizioni dell'Unione in questo ambito.
Sulla base dell'accordo raggiunto dopo circa 30 ore di duri colloqui fra i negoziatori del Parlamento europeo e degli Stati membri dell'Ue, per coprire le proprie emissioni di CO2, i produttori di elettricità e le industrie ad alta intensità energetica (acciaio, cemento, ecc.) nell'Unione devono adesso acquistare "permessi inquinanti" sul mercato europeo delle quote di emissione (ETS), creato nel 2005 e che si applica al 40% delle emissioni del continente.
Le quote totali create dagli Stati diminuiscono nel tempo per incoraggiarli a emettere meno. La riforma era stata proposta nel luglio 2021 dalla Commissione europea per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riduzione dei gas serra del piano climatico dell'Ue. Secondo l'accordo raggiunto, il tasso di riduzione delle quote proposte accelererà, con un calo del 62% entro il 2030 rispetto al 2005 (contro un precedente obiettivo del 43%), il che significa che di fatto i produttori interessati dovranno ridurre le loro emissioni del 62%.
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