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Manovra, verso bonus case green e pensioni minime a 600 euro | Potrebbe saltare la norma sul pos

Ulteriore stretta al Reddito di cittadinanza: i mesi di sussidio passano da 8 a 7. Arrivano gli emendamenti del governo ma i tempi si allungano

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Spuntano le prime vere novità nella Manovra: dal bonus per l'acquisto di case green e dalle cartelle alle nuove modifiche sugli extraprofitti, fino all'intesa sulle pensioni minime a 600 euro per gli over 75, su cui ha spinto soprattutto Forza Italia. Si valuta un'ulteriore stretta al Reddito di cittadinanza, riducendo da 8 a 7 i mesi di sussidio e risparmiando circa 200 milioni. Gli emendamenti del governo arrivano dilazionati in commissione Bilancio alla Camera, mentre i tempi si allungano e nella maggioranza si assicura che il rischio di esercizio provvisorio non esiste. Fonti maggioranza: norma sul pos potrebbe saltare. 

I tanto attesi emendamenti del governo, promessi inizialmente per sabato mattina, arrivare solo in serata. Ma riguardano solo due temi, fisco ed enti locali. La parte più corposa è rimandata.

Verso slittamento in Aula a mercoledì - L'orientamento della maggioranza in commissione bilancio, secondo quanto si apprende, sarebbe quello di dare comunque mandato al relatore lunedì a mezzanotte. Questo consentirebbe di chiudere il lavoro sul testo nella giornata di martedì per arrivare in aula mercoledì. Il possibile rinvio dell'aula è comunque sottoposto alla decisione della conferenza
dei capogruppo fissata per lunedì alle 13.  
 

Mercato immobiliare e case green - Per favorire la ripresa del mercato immobiliare, arriva la detrazione del 50% dell'importo corrisposto per l'Iva per gli acquisti di case ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023.


Stralcio cartelle - Piccola retromarcia dell'esecutivo anche sullo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro, finito nel mirino dell'Ue: slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo 2023 e potrebbero essere escluse le multe, consentendo ai Comuni di non applicare la norma.

Norma "salva-sport" - Nella Manovra entreranno anche due misure stralciate dal dl Aiuti quater: la proroga al 31 dicembre 2022 della Cilas per il superbonus al 110% e la norma "salva-sport", che consente la rateizzazione in 60 rate dei versamenti sospesi per il Covid, a società sportive, federazioni e enti di promozione.

Questione pos - Si stringe intanto sul pos, per cui si valuta una riduzione della soglia da cui scattano le multe. "Nelle prossime ore troveremo una soluzione", assicura il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. Ma sempre fonti della maggioranza hanno fatto sapere che la norma che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici potrebbe saltare. Si aspetta la presentazione di un nuovo pacchetto di emendamenti del governo atteso nelle prossime ore in Commissione Bilancio alla Camera. Nelle ultime settimane il governo ha avuto sul tema un'interlocuzione con l'Ue e la Commissione, nel giudizio sulla Manovra, ha indicato questa misura come non in linea con le raccomandazioni specifiche per l'Italia sulla lotta all'evasione fiscale.

Reddito di cittadinanza - Mentre una parte della maggioranza spinge per le sette mensilità di Reddito di cittadinanza, la ministra del lavoro Calderone è cauta per "garantire agli occupabili percorsi per il lavoro". Si profila la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2023, per Investimenti Sud, il credito d'imposta sugli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno.

Extraprofitti - Cambia poi la norma sugli extraprofitti. Si riduce la platea, nonostante la tassa finora non abbia dato i risultati sperati: colpirà solo chi ha almeno "il 75% dei ricavi" dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Una mossa con cui "il governo si sta mettendo nei guai da solo tagliando di altri 50 milioni", avverte il capogruppo in commissione di Avs Marco Grimaldi.

La delusione delle opposizioni - L'arrivo degli emendamenti delude ' le opposizioni. Sono parziali, limitati ai temi del fisco e degli enti locali, e non sono nemmeno bollinati, attaccano dal Pd al Terzo polo, passando per M5s e Avs, irritati dalla presentazione degli emendamenti sotto forma di "appunti". "La maggioranza sta bloccando i lavori, non produce i pareri. Così si rischia davvero l'esercizio provvisorio", insorgono dal Terzo Polo. "Nessun rischio", assicura uno dei relatori, il forzista Roberto Pella.

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