Ora si attende in rientro in Italia

Caos in Perù, le quattro turiste italiane bloccate in viaggio sono arrivate a Cusco

Le ragazze erano dirette in Bolivia, un'altra tappa del loro viaggio, ma poi erano rimaste bloccate dalle proteste in corso da giorni nel Paese

© Ansa

Si è nuovamente aggravato a 22 morti e molte decine di feriti il bilancio degli incidenti in Perù fra manifestanti antigovernativi e forze dell'ordine in numerose città del centro-sud del Paese. Le ultime tre persone decedute sono state registrate ieri a Pichanaki, nel dipartimento di Junin, città sulla cordigliera centrale peruviana. Le quattro ragazze che erano rimaste bloccate per tre giorni nel villaggio di Checacupe e che erano partite nel tardo pomeriggio in auto scortate dalla polizia peruviana, sono giunte a Cusco, da dove proseguiranno probabilmente per via aerea verso Lima.
 

Dopo essere state circa 36 ore nell'autobus rimasto bloccato da un centinaio di manifestanti, le quattro ragazze - tre di Bologna e una di Firenze - erano state trasferite per l'intervento dell'ambasciata d'Italia a Lima, in collegamento con i responsabili della polizia locale, in un ostello - l'Hospedaje Quinta Rest - dove hanno trascorso due notti.

E' stata la Opizzi, l'unica che disponeva di un cellulare funzionante, a dare l'allarme dell'emergenza, avvertendo che tutte le persone bloccate vivevano in condizioni difficilissime. Da quando è stato arrestato l'ex presidente Pedro Castillo, su tutto il territorio peruviano sono avvenuti disordini, marce e blocchi stradali che hanno paralizzato non solo il traffico via terra, ma anche quello in alcuni importanti aeroporti del centro-sud peruviano. Ora che hanno raggiunto la città di Cusco, si attende che le ragazze vengano su un volo diretto a Lima, per fare quindi rientro in Italia.