Harvard, il più antico ateneo d'America, ha scelto come presidente, per la prima volta nella sua storia, una afroamericana. Claudine Gay, figlia di immigrati haitiani, prenderà infatti le redini dell'università più prestigiosa e ricca degli Stati Uniti. Un PhD (dottorato) in scienze politiche, la Gay era finora la preside della Facoltà di Arti e Scienze: prenderà il posto di Lawrence Bacow che a giugno aveva annunciato le dimissioni.
Harvard ha già avuto in Drew Faust una presidente donna, mai però una persona afroamericana aveva occupato il ruolo più importante dell'ateneo. La nomina arriva mentre l'università Usa, che di recente ha fatto mea culpa per il ruolo che i suoi professori hanno avuto nel perpetuare la piaga della schiavitù, si prepara a una importante decisione della Corte Suprema.
Parliamo della "affirmative action", la politica delle quote in virtù delle quali minoranze svantaggiate e oggetto di discriminazione ricevono una speciale considerazione nell'accesso alle scuole: un tema su cui la Gay è un'esperta.
Per Henry Louis Gates Jr, decano degli studi afro-americani in America, la scelta della figlia di immigrati haitiani a New York ha portata storica: "E' una vittoria per la diversità e l'eccellenza".