Chiusura pesante per la Borsa di Milano. L'indice Ftse Mib ha terminato la seduta in calo del 3,45% a 23.726 punti base. Piazza Affari sconta, al pari delle altre Borse europee, l'aggressività esibita dalla Bce nel contrasto all'inflazione. Francoforte, infatti, ha deciso di alzare i tassi d'interesse di mezzo punto percentuale e ha annunciato che "si aspetta di alzare ulteriormente i tassi".
Effetto Bce anche sullo spread - Lo spread Btp-Bund ha chiuso in rialzo di 14,9 punti base, a quota 206,7, ai massimi dal 10 novembre, in una seduta di vendite su tutti i bond europei, messi in ginocchio da una Bce aggressiva sui tassi. Il rendimento dei decennali italiani è balzato di 28,9 punti, al 4,139% dopo essersi inerpicato fino al 4,18%, con uno strappo di 32 punti che non si vedeva dal 2020. Il debito italiano viene ritenuto più rischioso di quello greco su tutta la curva: sui 2 anni il Btp rende il 2,96% a fronte del 2,81% di Atene, sui 5 anni il 3,6% contro il 3,17% della Grecia mentre sui dieci anni Roma e Atene sono appaiate: il 4,13% contro il 4,12%.
Le altre Borse europee - Le decisioni della Bce hanno avuto effetti anche sugli altri listini europei. Se la maglia nera resta a Milano, Il Cac di Parigi ha perso il 3,09% a 6.522,77 punti, il Dax tedesco è arretrato del 3,28% a 13.986,25 punti e l'Ibex di Madrid ha lasciato sul terreno l'1,72% a 8.216,47 punti.