"Avatar 2: La via dell'acqua" è finalmente realtà. Dopo una lunghissima attesa il nuovo kolossal di James Cameron arriva nelle sale a tredici anni dal primo episodio della saga, tutt'ora il più grande successo cinematografico di sempre. Protagonisti sono sempre Zoe Saldana e Sam Worthington, ma il cast comprende anche tra conferme e new entry, Sigourney Weaver (in tre ruoli), Stephen Lang, CCH Pounder, Edie Falco e Kate Winslet.
James Cameron riapre le porte dell'universo di "Avatar". Lo fa con un western fantascientifico e "marino" immersivo e totalizzante, tra spiritualità e viaggio fra i generi, nel quale gli invasori restano gli umani (con qualche eccezione positiva) che per lasciare una Terra ormai morente hanno bisogno di un nuovo pianeta, dove però vanno "tranquillizzati" gli indigeni'. "Avatar: La via dell'acqua", anche in versione 3D, esce in ben 1.200 sale e per i cinema in grande crisi nell'era post Covid può essere una salutare botta di energia. A questo episodio dovrebbero seguire altri tre sequel, sempre in base al successo de "La via dell'acqua" (il terzo, già quasi pronto, costato 350 milioni di dollari, potrebbe uscire nel 2024), puntando sempre su una realizzazione all'avanguardia nelle tecniche di realizzazione e tecnologie, dal 3D alla performance capture, spesso reinventati dallo stesso regista.
Stavolta Cameron riporta il pubblico, tra gioco e furore narrativo, anche in altri capisaldi del suo cinema, dal riferimento più ovvio, "The Abyss", a "Titanic" passando per "Terminator". Il tutto unendo il costante messaggio ambientalista, una riflessione da più prospettive sul senso di famiglia, tra paure, conflitto, amore e passaggio di testimone; un forte senso di speranza nelle nuove generazioni, piu' una particolare attenzione ad arricchire la sua già impressionante gallerie di donne forti (in maniere diverse), di tutte le età. "Sono voluto andare più a fondo nelle emozioni - ha spiegato il regista nella conferenza stampa internazionale in streaming - nelle dinamiche familiari e nella responsabilità di essere genitori, mostrando anche la prospettiva dei figli".
Si torna così nel lussureggiante trionfo di biodiversità di Pandora, circa 15 anni dopo i fatti del primo film, con i Na'vi guidati, nella battaglia contro gli 'invasori', dall'ex marine Jake Sully (Worthington) restato con il suo avatar fra il suo popolo d'adozione, dove insieme alla compagna Neytiri (Saldana) ha creato una famiglia composta da 4 figli. Fra questi c'è anche l'adottiva Kiri (Sigourney Weaver, che ha accettato la sfida di dare voce e movenze via performance capture a una teenager), nata dall'avatar della scienziata Grace Augustin. Quando Sully si ritrova obiettivo i del Colonnello Miles Quaritch (Lang), anche lui redivivo con i suoi migliori soldati in versione avatar, il marine e Neytiri decidono di allontanare il pericolo, portando la famiglia nel clan oceanico dei Metkayina, che vivono in simbiosi spirituale con le creature, anche gigantesche, del mare. Una nuova vita e una pace apparente, destinate a finire.
"E' importante per un sequel onorare ciò che il pubblico ha amato dell'esperienza la prima volta - ha spiegato Cameron - ma bisogna anche fargli perdere l'equilibrio, proponendo ciò che non si aspetta e qui ci sono molte sorprese nella storia".