In compagnia con stile

Bon ton di Natale: il galateo delle Feste

Anche se ci si riunisce in famiglia non si deve rinunciare alle buone maniere. Ecco il vademecum

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A Natale si festeggia soprattutto in famiglia, ma questo non significa rinunciare al bon ton e a un pizzico di stile. Anche se la cerchia di persone è quella degli affetti più cari, occorre ricordare che l’occasione è un po’ speciale e che ci sono alcune regole di comportamento a cui non si deve venire meno, sia che siamo i padroni di casa, sia che rivestiamo il ruolo di ospiti. Ecco allora un piccolo vademecum per il galateo delle Feste, ricordando che la buona educazione forse non salta subito all’occhio, ma la sua assenza viene senz’altro notata. 

ALL’ARRIVO  Mettere a tavola un certo numero di persone è un lavoro lungo e impegnativo: di solito, quando i primi ospiti suonano alla porta, le operazioni di cucina sono in pieno svolgimento. La tentazione è mandare qualcuno ad aprire, ma il galateo impone che sia la padrona di casa ad accogliere gli invitati al loro arrivo. Per questo occorre farsi trovare già vestite e in ordine: chiediamo a qualcuno di sostituirci ai fornelli e andiamo incontro ai nostri ospiti. Attenzione: ricordiamoci di togliere il grembiule e di indossare le scarpe.  

CHE FARE DEI CAPPOTTI  Meglio evitare di accumularli alla rinfusa sul letto matrimoniale, con sciarpe, cappelli e guanti mescolati e difficili poi da ritrovare. Prepariamo una quantità adeguata di attaccapanni e, se il portamantelli di casa è insufficiente, liberiamo provvisoriamente un’anta dell’armadio in cui riporre tutto in bell’ordine. Sarà più facile restituirli ai diversi proprietari e i capi non si spiegazzeranno. 

IL LOOK  Natale è una festa importante, anche se la riunione ha carattere familiare. Curiamo quindi il nostro look, dai capelli alle scarpe, scegliendo con cura il nostro abbigliamento: vanno bene il rosso, che fa sempre Natale, il nero, il verde e anche qualche tocco d’oro. Evitiamo invece i look troppo sexy e aggressivi, tutto ciò che è eccessivo e che può urtare la sensibilità di qualcuno dei presenti, compresi i bambini e le vecchie zie un po’ antiquate. Se è la prima volta che ci presentiamo in famiglia, ad esempio tra i parenti di un nuovo fidanzato, chiediamo istruzioni al nostro lui per evitare di essere troppo semplici o, al contrario, troppo eleganti. 

LA TAVOLA  Il pezzo forte della mise en place è la tovaglia: scegliamola con cura, scartando i tessuti antimacchia e il poliestere: a Natale ci vuole una bella tovaglia di lino o di cotone, anche se finirà in lavatrice a fine serata. Che sia bianca o colorata, deve essere immacolata e perfettamente stirata: meglio se anche i tovaglioli sono di stoffa, anche se si può chiudere un occhio su quelli di carta, più pratici e facili da gestire.  Scegliamoli in nuance con la tovaglia, senza troppi disegni per evitare l’effetto di festa da bambini: un bel rosso o verde con un filo d’oro farà un bell’effetto. Apparecchiamo con cura e anche con un po’ di solennità: a Natale ci sta. Evitiamo invece di inondare la tavola di decorazioni che, alla lunga, impicciano e rendono difficoltoso servirsi e spostare i piatti. 

LA MISE EN PLACE  Apparecchiare la tavola è un’arte: vediamo solo le norme basilari. Ricordiamo che il coltello e il cucchiaio da minestra vanno posti sulla destra del piatto, la forchetta o le forchette sulla sinistra. Le posate da frutta o da dessert vanno posizionare in orizzontale sopra il piatto: il cucchiaino e il coltellino avranno il manico a destra, la forchettina dalla parte opposta. I bicchieri, da acqua e da vino, trovano posto sulla destra in alto, sopra il coltello di ciascuna postazione. Il piattino per il pane, se abbiamo lo spazio per utilizzarlo, sta a sinistra, un po’ più in alto del piatto principale. Se dovesse occorrere più di un bicchiere per il vino, per non affollare eccessivamente il tavolo, può essere portato in tavola successivamente, dopo aver tolto quello che non serve più. 

LA FRUTTA E I DESSERT  Si servono in tavola alla fine del pasto, dopo aver sparecchiato e tolto di mezzo quello che non serve più, per creare spazio. La frutta si serve in una fruttiera o su un piatto di portata e ciascuno si serve da sé: mangiando, se incontriamo noccioli o semi, occorre raccoglierli nel cavo della mano e da lì farli scivolare nel piatto. Il pandoro si serve già tagliato, con le fette che compongono la classica stella: le eventuali creme di accompagnamento vanno presentate a parte, in modo che ciascuno possa aggiungerle secondo il proprio gusto. Il panettone invece si serve intero e si taglia davanti agli ospiti. 

LA CONVERSAZIONE  La riuscita della festa dipende dalla buona volontà di tutti: ciascuno è quindi chiamato a dare il proprio apporto alla conversazione, dedicandosi a temi gradevoli, divertenti e che possano coinvolgere tutti i presenti. Sono da evitare gli argomenti divisi, come la politica, la fede calcistica, il denaro e tutto ciò che può creare ansia e contrarietà. Evitiamo anche di monopolizzare la conversazione: sarà cura dei padroni di casa fare in modo che ciascuno possa sentirsi coinvolto nel clima di festa e avere un proprio spazio. 

I BAMBINI  Il Natale è la festa dei bambini e la loro presenza è fonte di allegria e di entusiasmo. Occorre però gestirli attentamente per evitare che la loro vivacità diventi eccessiva, disturbando il tranquillo svolgimento della festa. Spetta ai genitori intrattenerli, accertarsi che mangino in modo adeguato e permettendo semmai loro di alzarsi da tavola, purché abbiamo un gioco tranquillo da fare, senza interferire troppo con la conversazione e le attività degli adulti. 

I DONI  Lo scambio dei regali è il momento clou del Natale: per questo è indispensabile che i padroni di casa abbiano una lista dei partecipanti alla festa e che ciascuno abbia almeno un piccolo dono da aprire. Se siamo ospiti di una famiglia che ancora non conosciamo bene, va bene anche un omaggio floreale per la padrona di casa e una bottiglia di vino per il padrone di casa: Se conosciamo i gusti dei presenti possiamo sbizzarrirci di più: ricordiamo, soprattutto se la compagnia è numerosa, che il pensiero è che conta. Questo non significa scegliere la prima cosa che capita: con un po' di buon gusto e di pazienza potremo trovare qualche piccolo oggetto grazioso e originale che ci farà una buona figura anche con un piccolo budget.