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Canada, class action di genitori contro il videogioco Fortnite: "Crea dipendenze come le droghe"

"Mattino Cinque News" parla della vicenda che ha spaccato in due l'opinione pubblica

Sta facendo discutere, anche gli ospiti di "Mattino Cinque News", la decisione di un giudice canadese della Corte Suprema di accogliere l' istanza di tre genitori contro l'Epic Games, il colosso dei videogiochi che produce tra gli altri Fortnite.

Al centro, lo spropositato numero di ore che i figli hanno passato davanti al videogame in realtà aumentata. Tra chi avrebbe speso oltre 600 dollari in pochi giorni, chi avrebbe giocato per quasi ottomila ore in meno di due anni e chi avrebbe addirittura smesso di mangiare e di lavarsi.

" È come le droghe, crea dipendenza", è l'accusa di questi padri e di queste madri, puntualmente respinta dall'azienda, che pone invece l'accento sul controllo parentale. Uno strumento con cui ogni genitore può monitorare in tempo reale il tempo trascorso online dal figlio, inibendogli l'accesso.

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