Prosegue il tour di Imprese Vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo dedicato alla valorizzazione delle migliori PMI italiane: dopo le tappe di Milano, Torino, Cuneo, Brescia, Bergamo e Padova, la settima tappa del roadshow si è tenuta il 6 dicembre al Museo del 900, nell’Auditorium Cesare De Michelis di Venezia-Mestre. Nel corso dell’incontro, sono state presentate altre dieci Imprese Vincenti del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, che hanno ripercorso con i presenti la propria storia, il proprio percorso di crescita e gli interventi di digitalizzazione - tema centrale della tappa – che hanno consentito a queste aziende di superare il difficile momento storico che abbiamo vissuto negli ultimi anni e che stiamo ancora attraversando.
“Le imprese che ospitiamo oggi – ha infatti spiegato Francesca Nieddu, Direttore Regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia – si sono distinte per aver mantenuto il loro livello di competitività reagendo con coraggio ai contesti di difficoltà e investendo in progetti innovativi. Sono realtà che si sono distinte in diversi settori traino dell’economia del territorio facendo leva sulla digitalizzazione per aprire al cambiamento e ripensare in modo creativo i modelli di business e di organizzazione, migliorare i processi e la qualità dei prodotti, ridurre il proprio impatto ambientale, avere un impatto positivo sulla collettività rendendo più attrattivo il territorio”.
Un impatto sul sistema-Paese che è l’obiettivo ultimo anche della quarta edizione di Imprese Vincenti, che, ha sottolineato la Nieddu, “conferma a pieno la nostra fiducia nei confronti delle realtà che realizzano progetti di sviluppo orientati alla transizione ecologica, ai criteri ESG e alle linee guida del PNRR. Continueremo a offrire ogni forma di supporto all’innovazione e alla progettualità favorendo, in particolare, gli investimenti delle imprese volti ad aumentare la transizione sostenibile, l’indipendenza energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili”.
Proprio nell’attuale scenario globale, in cui l’effetto dello shock energetico si farà sentire soprattutto nei prossimi mesi (quando ai costi dell’energia si sommeranno il peso dell’inflazione, la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, l’erosione dei margini delle imprese, il rallentamento del commercio mondiale e l’incertezza geopolitica), secondo un rapporto della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, per tornare a crescere “diventano ancora più cruciali gli interventi in digitale, innovazione, transizione green e capitale umano”.
Se sul fronte digitale l’Italia “negli ultimi anni ha mostrato significativi progressi, salendo al 18° posto tra i 27 stati dell’UE”, è però necessario”evidenziare la presenza di notevoli margini di miglioramento su più fronti: le competenze digitali, la diffusione dell’intelligenza artificiale, l’utilizzo del commercio online”. Ad esempio, “il grado di digitalizzazione complessivo del Veneto si posiziona appena sotto la media nazionale” soprattutto a causa del “minor utilizzo di big data ed e-commerce”, ma durante la pandemia il processo di transizione ha subito un’accelerazione. Il Friuli-Venezia Giulia, invece, “mostra un livello di digitalizzazione per lo più in linea con la media nazionale”, e la Regione si contraddistingue “per un uso più diffuso di internet da parte dei cittadini e una quota di utilizzatori con competenze digitali e di base più alta rispetto alla media italiana. Al contrario è bassa la propensione all’e-commerce e l’utilizzo di big data, mentre l’uso di software gestionali e di servizi di cloud risulta complessivamente in linea con la media nazionale”.
La conclusione è che ci sono “notevoli i margini di miglioramento dal momento che le due regioni possono contare su un buon livello del capitale umano”, e “un contributo alla propensione all’innovazione e alla digitalizzazione può venire anche dalle start-up innovative attive nel territorio”: con “circa 1.000 startup innovative (di cui più di 300 a Padova e più di 200 a Verona) il Veneto si posiziona al quarto posto in Italia”, mentre il Friuli-Venezia Giulia “con 273 startup innovative è al tredicesimo posto ma sale al secondo posto per incidenza di start-up innovative che è pari al 5,38% sulle nuove società di capitale della regione , una percentuale notevolmente superiore alla media italiana (3,8%); il Veneto invece è perfettamente allineato per incidenza al dato nazionale.
Dopo le tappe di Milano, Torino, Cuneo, Brescia, Bergamo, Padova e Venezia-Mestre, il tour prosegue ora con ulteriori 7 tappe in tutta Italia: il prossimo appuntamento è il 12 dicembre a Firenze con al centro il tema Ricerca e formazione.
Le 10 Imprese Vincenti presentate a Mestre
Per il settore Edilizia è stata selezionata Zanutta di Muzzana del Turgnano (Udine), leader nel Triveneto per la produzione e forniture di materiali per l’edilizia e l’arredo casa. Oltre alla distribuzione dei migliori marchi di ferramenta, termoidraulica, mobili e finiture per la casa, l'azienda è anche produttrice certificata di solai, tetti in legno ed elementi in ferro lavorato per le costruzioni edili.
Per il settore Turismo l’Impresa Vincente è Panorama di Pericolo Alessandro di San Michele al Tagliamento (Venezia), che gestisce Costa Rica Bibione, complesso turistico completamente inclusivo dove tecnologia e digitalizzazione sono alla base del progetto.
Per il settore Consulenza strategica e ICT l’azienda prescelta è We Can Consulting di Vigonza (Padova), che si occupa di Business Development, innovazione DataDriven e digitalizzazione dei processi.
Due le imprese selezionate per il settore Meccanica. Roger Technology di Mogliano Veneto (Treviso), opera nel settore del controllo accessi e aperture automatiche, prima azienda al mondo ad aver introdotto soluzioni con motore digitale all'interno del mercato del controllo accessi e aperture automatiche. Inox e Inox di Maserada sul Piave (Treviso), fornisce attrezzature inox per la ristorazione e opera in Europa, Medio-Oriente, Africa, Asia e Sud-America sviluppando progetti per le diverse tipologie di ristorazione dai ristoranti stellati, hotel 5 stelle, ospedali o mense aziendali.
Per il settore Arredamento l’impreaa selezionata è Potocco di Manzano (Udine), da oltre un secolo l'azienda studia e crea arredi di design per ambienti indoor e outdoor per la casa ed il contract, e ha collaborato con importanti firme del design internazionale.
Per il settore moda è Master Italia di San Donà di Piave (Venezia) l’azienda entrata a far parte delle Imprese Vincenti. Specializzata nella progettazione e commercializzazione di cappelli (sia con il proprio brand Atlantis sia conto terzi), dal 2018 ha iniziato a includere volontariamente la sostenibilità nella propria strategia aziendale, facendone il punto di forza del proprio business.
Nel settore Metalmeccanica l’azienda selezionata è Cappellotto di Fontanafredda (Pordenone), che si occupa di allestimento di veicoli industriali per la pulizia idrodinamica delle canalizzazioni e delle condotte, per l’aspirazione delle polveri e di materiali solidi, e per trasporto di rifiuti pericolosi.
Nel settore Informatica l’impresa prescelta è B+B International di Montebelluna (Treviso), software house specializzata nella realizzazione e vendita di tecnologie hardware e software per il mondo del packaging, display e stampa digitale. Per il settore Servizi di consulenza IT, infine, l’azienda selezionata è Alfa Sistemi di Udine, società di consulenza ICT e system integration, specializzata nell’implementazione di sistemi ERP internazionali.