FOTO24 VIDEO24 2

Strage di Roma, "Nicoletta era una mia amica..." | Il ricordo commosso del premier Giorgia Meloni

Il presidente del Consiglio affida alle sue pagine social il dolore per la morte della 50enne uccisa durante una riunione di condominio a Roma. "Non è giusto morire così", si legge nel lungo post 

Facebook

"Nicoletta era mia amica. Era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune". E' intenso e commosso il ricordo che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni fa di Nicoletta Golisano, una delle tre vittime della sparatoria di Roma. "Non è giusto morire così. Era felice e bellissima. E' stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d'arma da fuoco", aggiunge il premier nel lungo post.

Fidene (Roma), spari durante la riunione di condominio: chi sono le vittime

1 di 3
2 di 3
Elisabetta Silenzi (55 anni) era nata a Roma il 24 marzo del 1967 e viveva ad Ariccia  
3 di 3
Nicoletta Golisano, 50 anni, nata a Civitavecchia, viveva nel Consorzio Valle Verde di Ascrea, in provincia di Rieti. Lavorava come commercialista a Roma.
Tre donne morte, quattro feriti di cui una donna gravissima. Tutti legati al quel Consorzio Valleverde che Claudio Campiti, l'uomo fermato per la strage di Roma, considerava il suo nemico e contro il quale non s'è fatto scrupolo ad aprire il fuoco. A morire sono state Elisabetta Silenzi, 55 anni, la segretaria contabile del Consorzio; la consigliera Sabina Sperandio, di 71 anni, "una persona carissima, tranquilla, una pensionata - la racconta un parente. - Una donna tranquilla che non aveva mai menzionato problemi del consorzio". E poi Nicoletta Golisano, 50 anni, revisore dei conti, che conosceva il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il ricordo di Giorgia Meloni di Nicoletta, vittima della strage di Roma - "Nicoletta era mia amica, - continua il presidente del Consiglio Meloni. - Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte".

"L'uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti, e ha ferito altre tre persone, - aggiunge Meloni, - è stato fermato e spero la giustizia faccia quanto prima il suo corso. Il poligono dal quale aveva sottratto la pistola (il porto d'armi gli era stato rifiutato) è sotto sequestro. Eppure la parola "giustizia" non potrà mai essere accostata a questa vicenda. Perché non è giusto morire così".

" Nicoletta era felice e bellissima, nel vestito rosso che aveva comprato per la festa del suo cinquantesimo compleanno, qualche settimana fa. Per me sarà sempre bella e felice così. A Dio Nico. Ti voglio bene", è la conclusione di Giorgia Meloni.

Espandi