Fidene (Roma), spari durante una riunione di condominio: tre donne uccise, quattro i feriti | Fermato il killer, aveva rubato la pistola da un poligono
Il pm ha contestato anche la premeditazione. Alla base del gesto ci sarebbero antiche ruggini per la gestione del Consorzio. Una testimone: "E' entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato 'vi ammazzo tutti'"
Spari durante una riunione di condominio in un quartiere di Roma nord: tre donne uccise
A Fidene, quartiere nord di Roma, al culmine di una lite durante una riunione di condominio, un uomo ha sparato alcuni colpi uccidendo tre donne, Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. Altre quattro persone sono rimaste ferite, alcune in gravi condizioni. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine allertate dalle molte chiamate. L'uomo, il 57enne Claudio Campiti, è stato bloccato e si trova in stato di fermo: stando a quanto emerso, soffrirebbe di problemi psichici. Alla base della sparatoria ci sarebbero antiche ruggini condominiali per la gestione del Consorzio.
Arma presa dal poligono di Tor di Quinto, messo sotto sequestro - Il killer ha preso la pistola domenica mattina al poligono di tiro di Tor di Quinto, a Roma, senza restituirla. Sarebbe arrivato in orario di apertura e, dopo aver lasciato un documento di identità, si sarebbe fatto consegnare la pistola Glock, una semiautomatica, con cui si è poi allontanato per raggiungere via Monte Giberto, nel gazebo dove era in corso la riunione, dove ha esploso almeno 4-5 colpi contro il consiglio di amministrazione del Consorzio prima di essere bloccato. Il poligono di tiro, che si trova a Roma Nord, è stato subito messo sotto sequestro.
Contestata la premeditazione - La Procura di Roma contesta il triplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi nei confronti di Claudio Campiti, il 57enne che ha ucciso tre donne a borgata Fidene. Nel decreto fermo il pm Giovanni Musarò contesta inoltre il triplice tentato omicidio, in riferimento ai feriti, e il porto abuso di armi. Il pm contesta anche il pericolo di fuga perché l'indagato aveva con sè al momento della sparatoria il passaporto e in uno zaino vestiti e seimila euro in contanti.
Fidene (Roma), omicidio per una lite condominiale
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