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Lombardia, terremoto nella Lega: tre consiglieri lasciano il gruppo

La decisione di Mura, Lena e Formenti è arrivata per "il malessere interno" e "l'abbandono totale delle tematiche autonomiste nordiste"

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Terremoto politico in Regione Lombardia: tre consiglieri hanno lasciato il gruppo della Lega Salvini Premier al Pirellone. Si tratta di Roberto Mura, Federico Lena e Antonello Formenti. Visto "il malessere interno", la "non predisposizione all'ascolto delle innumerevoli criticità territoriali" e "l'abbandono totale delle tematiche autonomiste nordiste" i tre hanno deciso di costituire un nuovo gruppo, su impulso di Umberto Bossi, il cui nome è "Comitato Nord".

Il nuovo gruppo in Consiglio regionale della Lombardia sarà dunque costituito dai tre ex consiglieri regionali. Il presidente sarà Mura, uno dei "bossiani" che ha partecipato la scorsa settimana al "battesimo" del Comitato Nord a Giovenzano (Pavia).

La costituzione della nuova formazione degli scissionisti arriva quando mancano  due mesi dalle elezioni regionali di febbraio, per evitare la raccolta firme in vista della definizione delle liste.

Non più di 24 ore fa Matteo Salvini aveva affermato in merito alla divisione interna: "Non c'è problema". Escludendo la possibilità che alcuni consiglieri regionali lombardi formassero un nuovo gruppo vicino alle sensibilità del Comitato Nord: "Queste sono fantasie che preoccupano voi", aveva detto il segretario del Carroccio.

Espulsi i consiglieri "ribelli" - Nonostante le dichiarazioni di Salvini sulla volontà di non espellere nessuno, però, i tre consiglieri "ribelli" sono stati allontanati dal partito. "Preso atto della decisione dei consiglieri regionali lombardi Antonello Formenti, Federico Lena e Roberto Mura di tradire il mandato ricevuto da migliaia di elettori e militanti leghisti e abbandonare il gruppo regionale della Lega, si è riunito il Comitato di disciplina e garanzia che ha espulso i tre consiglieri", ha dichiarato il coordinatore lombardo della Lega Fabrizio Cecchetti.

La Lega agli espulsi: "Cinque ministri lombardi e miliardi di opere" - Ancora Cecchetti ha definito "inverosimile parlare di scelta dettata da criticità territoriali e abbandono delle tematiche autonomiste, riferendosi alla Lombardia. Pensando poi che il nostro movimento ha cinque ministri lombardi, pensando ai miliardi appena sbloccati dal ministro Salvini per opere infrastrutturali lombarde, pensando all'accelerazione impressa dal ministro Calderoli all'iter dell'autonomia regionale o tanti dossier lombardi, primo fra tutti quello delle Olimpiadi, subito presi in mano dai nostri ministri".

Bossi: "Chiederò a Salvini di non espellerli" - "Chiederò a Salvini l'annullamento del provvedimento disciplinare per i tre consiglieri lombardi, perché la Lega ha bisogno di unità". Così Umberto Bossi, che ha aggiunto: "Negli ultimi giorni abbiamo recuperato molte persone che si erano allontanate dalla nostra Lega, e ci impegneremo nel continuare su questa strada".

Per le Regionali si vota il 12 e il 13 febbraio - Intanto il Viminale ha proposto, e il Consiglio dei ministri ha concordato, che le elezioni Regionali si svolgano domenica 12 e lunedì 13, due giorni invece di uno. Lo rendono noto fonti di governo. Al voto andranno Lazio, Lombardia, Friuli-Venezia-Giulia, Molise e la Provincia Autonoma di Trento.

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