Meloni rivendica le scelte sulla Manovra: "Non tocco i capisaldi, solo ritocchi minimi"
Il presidente del Consiglio: "Non accetto che si dica che è una manovra contro i poveri, semmai abbiamo forse dimenticato il ceto medio"
Giorgia Meloni torna a difendere la Manovra e rivendica le sua scelte anche per misure contestate come il limite per i Pos e il tetto al contante. "Sono misure di buon senso, non danno segnali di lassismo sull'evasione fiscale", afferma il presidente del Consiglio aprendo però a piccoli ritocchi senza "tradire" il disegno originale della Legge di Bilancio. "Ho ascoltato tutti, ma resto convinta che la filosofia sia quella giusta. Io i capisaldi della Manovra non li cambio". Intanto è in arrivo una valanga di emendamenti al testo: dal congedo all'80% anche ai papà alle maggiori tutele per chi denuncia illeciti sul lavoro. Anche l'Opzione donna sarà rivista e migliorata.
Il premier ha dato il via libera a una cabina di regia, come richiesto dalle forze politiche di maggioranza, per sciogliere i nodi che riguardano il provvedimento. La Meloni si è inoltre appellata ai capigruppo della maggioranza perché non si perda tempo: "Bisogna fare velocemente".
Il confronto coi sindacati - L'inquilina di Palazzo Chigi ha poi incontrato i sindacati. Il confronto con i contenuti della Legge di Bilancio non ha però convinto Cgil e Uil, che secondo Meloni hanno avanzato molte proposte "sensate", ma "spetta al governo la responsabilità di fare delle scelte e se mettessimo in fila tutte le richieste non ci sarebbero le risorse per fare tutto". Il premier ha tuttavia assicurato che si tenterà "di fare qualcosa di più adesso, se non sarà possibile lavoreremo in Cdm per farlo in tempi più brevi possibili". Dal canto loro i sindacati affermano che nella Manovra "non c'è risposta all'emergenza dei salari e delle pensioni", rileva il segretario generale della Uil Bombardieri.
Lavoro, voucher, tasse, tetto al contante - "Avevamo chiesto di detassare la tredicesima, gli aumenti contrattuali e in manovra non c'è nessuna misura", afferma Bombardieri. "C'è un intervento sul cuneo fiscale, ma parziale, secondo noi è insufficiente. E ci sono tre grandi problemi". Il leader della Uil spiega che "il primo riguarda il lavoro. I voucher: significa mettere in discussione lavoratori e contratti in due settori dove già il lavoro precario ed il caporalato la fanno da padrona. Abbiamo spiegato con l'esempio concreti di una lavoratrice di Latina sede territorio dove la Presidente è stata eletta, come si trasforma il lavoro e quanti diritti si perdono con l'applicazione dei voucher. Per noi i voucher sono da ritirare". Su Fisco e tetto del contante, invece, "la sensazione che abbiamo è che questa Manovra dica che in questo Paese si possano evadere le tasse a danno dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che pagano il quasi il 90% dell'Irpef". Non è stato individuato inoltre alcun intervento rispetto alle partite Iva, "a chi è costretto a non avere un lavoro dipendente. E c'è anche un problema complessivo per quello che riguarda il welfare e le pensioni. È inaccettabile la mancata perequazione delle pensioni e ci sembra che la modifica di Opzione donna sia una cosa da ritirare assolutamente". Per Bombardieri è un errore anche "la riduzione riscontrata per la tassa sugli extraprofitti".
Pos e contanti - "Non c'è alcuna contrapposizione tra il Pos e l'evasione", dichiara Giorgia Meloni, osservando che i costi di commissione del Pos sono a carico degli esercenti e non dei cittadini che utilizzano il servizio. Se fosse a carico dei cittadini, "penso che nessuno pagherebbe un caffè con la carta". La soglia dei 60 euro per quanto riguarda il pagamento elettronico, aggiunge il presidente del Consiglio, "può anche essere ridiscussa ma in sede Ue".
La replica di Giorgia Meloni - Sul taglio del cuneo fiscale, Meloni ribadisce: "Abbiamo fatto per dare un segnale, penso che di più vada fatto, vogliamo andare avanti. Noi abbiamo fatto scelte di emergenza ma siamo assolutamente d'accordo sul tema del taglio del costo lavoro: è una nostra priorità, sarei felicissima anch'io di poter fare di più".
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