Eugenia Roccella, la Ministra della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità del nuovo Governo, è intervenuta a "Mattino Cinque News" sul dibattito delle coppie omogenitoriali e sulla dicitura che in questo caso i passaporti devono riportare: "La questione è che ogni bambino ha una mamma e un papà per forza di cose. Ha una mamma che lo ha partorito e un papà biologico, e questo non è un dato che si può eliminare. Quando si dice che un bambino ha due papà o due mamme in realtà non si dice la verità".
"Così facendo - ha continuato la Ministra Eugenia Roccella - si cancella la madre biologica che ha dato gli ovociti a cui il bambino per esempio assomiglierà. Bisogna conoscere bene i singoli casi e lasciare che la Magistratura decida. Non si tratta solo di una verità biologica. Il corpo femminile non si deve comprare e vendere, è a questo che sono contraria, così come alla compravendita degli ovociti su un catalogo. La maternità è qualcosa di profondamente legato alla creazione della comunità umana. Toccare la maternità vuol dire essere degli apprendisti stregoni e poi di mamma ce ne è una sola".
E sul come conciliare maternità e carriera la Ministra Eugenia Roccella risponde: "Questo è un punto fondamentale per recuperare il valore sociale della maternità. Oggi le donne ancora desiderano due figli come trent'anni fa, ma poi non li fanno o ne fanno uno solo nel migliore dei casi. Questo è un problema di libertà femminile perché le donne non sono libere di fare i figli che desiderano visto il carico maggiore che hanno della gravidanza, allattamento e maternità. È evidente che c'è un ostacolo e su questo dobbiamo intervenire: le donne devono essere libere di fare i figli che desiderano".