Fazzolari: "Solidarietà al premier Meloni per le gravissime minacce ricevute"
Le minacce via social a lei e alla sua famiglia da presunti percettori di reddito di cittadinanza
Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'Attuazione del programma di governo, riporta la notizia di minacce di morte alla premier Giorgia Meloni sul web. "Vicinanza e solidarietà per le gravissime minacce indirizzate via social a lei e alla sua famiglia da presunti percettori di reddito di cittadinanza. Questo episodio inqualificabile è il prodotto del clima di odio fomentato dalla narrazione falsa di chi sul disagio sociale cerca di lucrare facili consensi. Violenze e minacce non fermeranno una donna coraggiosa come lei, impegnata a risollevare l'Italia dopo anni di pessimi governi", sottolinea Fazzolari.
Tajani: abbraccio a Meloni, minacce non condizionano nostra azione - "Un abbraccio a Giorgia Meloni e sua figlia per le gravi minacce subite. Parole intrise di odio molto preoccupanti. Se qualcuno pensa di condizionare l'azione di questo governo con la violenza si sbaglia di grosso. Mi auguro una condanna trasversale verso l'accaduto". Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Bernini: "Superato il limite" - "Apprendo con sconcerto delle gravissime minacce giunte via social contro il presidente Giorgia Meloni. Se c'è un limite oltre il quale nulla può essere più derubricato, oggi quel limite è stato ampiamente superato. Arrivare a intimare la morte e non escludere dalle minacce nemmeno le persone più care al premier è agghiacciante. Ed è il frutto di un clima di tensione e di odio che va subito stroncato. Mi auguro che questo episodio faccia riflettere tutti e venga condannato con determinazione senza alcun distinguo". Lo dichiara il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Rotondi: "Non sottovalutiamo odio social" - "Il Paese ha bisogno di serenità e riconciliazione, ma a quanto pare non basta il profilo moderato e quasi dc di Giorgia Meloni. Continua l'attacco social oltre i confini dell'odio. Dove vogliamo arrivare?". Così Gianfranco Rotondi su Twitter.
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