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Allarme hacker, attacchi russi a siti di istituzioni italiane

Secondo l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale non risulta che gli attacchi abbiano intaccato l'integrità e la confidenzialità delle informazioni

IPA

Nelle ultime ore è stato rilevato un aumento degli attacchi hacker di tipo Ddos ai danni di soggetti istituzionali italiani da parte di gruppi di attivisti che, secondo fonti, sarebbero di origini russe. Lo ha reso noto il Csirt, il team di risposta in caso di incidenti dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, precisando che al momento non risulta che gli attacchi abbiano intaccato l'integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati. Si raccomanda dunque di "mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche, di verificare e aumentare le misure di protezione relative agli attacchi Ddos".

Livello di attenzione molto alto - Non è la prima volta che si parla di attacco hacker in Italia. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, comunque, raccomanda di "mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche, di verificare e aumentare le misure di protezione relative agli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Attacchi che, secondo alcune fonti aperte, sono destinati a continuare o intensificarsi nei prossimi mesi".

L'attacco al ministero delle Politiche agricole - L'Agenzia si occupa, infatti, di monitorare "con la massima attenzione" l'operatività dei siti istituzionali (come ministeri, autorità, agenzie, organi costituzionali) e delle organizzazioni "che gestiscono servizi essenziali per la collettività anche in relazione ai recenti avvenimenti che hanno prodotto una breve indisponibilità di uno di questi siti istituzionali nell'ultimo weekend". A quanto si apprende, si tratterebbe del sito del ministero delle Politiche agricole, che nella giornata di sabato è stato attaccato. L'azione di mitigazione, fa sapere l'organismo, "ha adottato prontamente tecniche di segregazione geografica dinamica del traffico per scoraggiare gli attaccanti".

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Enti e infrastrutture ucraine - Tra i gruppi di hacker in azione ci sarebbe la crew russa "No name 057 (16)", creata a marzo e protagonista di una serie di attacchi contro enti governativi e infrastrutture critiche di Ucraina e altri Paesi che supportano Kiev, in particolare Polonia, Lituana, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia.

Monitoraggio costante - L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale continua nella sua attivià di monitoraggio e di mitigazione di incidenti informatici, pubblicando, come di consueto, sul proprio sito istituzionale (consultabile qui csirt.gov.it) le comunicazioni di allerta e i bollettini tecnici. È opportuno, sottolinea ancora l'organismo, "che le organizzazioni segnalino tempestivamente ogni attività sospetta e ogni attacco identificati, fornendo ogni elemento utile". 

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