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Iran, procuratore annuncia l'abolizione della polizia morale dopo le proteste | Al Jazeera: "Non c'è nessuna conferma"

La decisione annunciata dopo settimane di mobilitazione popolare per la morte di Mahsa Amini

In Iran le autorità avrebbero abolito la polizia morale, in vigore grazie a una legge vecchia di decenni che prevede, tra le altre cose, l'obbligo per le donne di coprirsi la testa. Secondo quanto riporta il Guardian, il procuratore generale Mohammad Jafar Montazeri ha riferito che "sia il Parlamento sia la magistratura sono al lavoro sulla questione". Il gruppo di revisione si è incontrato mercoledì con la commissione culturale del parlamento "e vedrà i risultati tra una o due settimane", ha spiegato il procuratore generale. Ma al Jazeera frena: "Non ci sono conferme alla notizia".

Le parole del procuratore - L'annuncio del procuratore generale Mohammad Jafar Montazeri, dalla città santa di Qom, è stato diffuso dall'agenzia di stampa Isna. "La polizia morale - ha precisato Montazeri dopo due mesi di proteste per la morte di Mahsa Amini - non ha nulla a che fare con la magistratura ed è stata abolita da chi l'ha creata".

Al Jazeera: "Nessuna conferma" - Secondo al Jazeera, però, "non ci sono conferme sul fatto che il lavoro delle unità di pattugliamento, ufficialmente incaricate di garantire la 'sicurezza morale' nella società, sia effettivamente terminato". "Nessun funzionario della Repubblica islamica dell'Iran ha detto che la Guidance Patrol è stata chiusa", precisa poi la tv di stato iraniana in lingua araba Al-Alam, citata da Cnn che ha chiesto un commento ufficiale al ministero dell'Interno di Teheran.

Le proteste in corso in Iran da metà settembre sono scoppiate in seguito alla morte della 22enne curda Mahsa Amini, deceduta il 16 settembre a seguito del suo arresto da parte della polizia morale iraniana per non aver indossato il velo in modo corretto. Fino ad ora sono 470 le persone uccise, di queste 64 sarebbero minorenni. Tra le forze di sicurezza le vittime sono invece 61.

Secondo diverse organizzazioni per i diritti umani, 18.210 manifestati sono stati arrestati, 584 dei quali studenti. E solo sabato, per la prima volta dallo scoppio delle proteste, le autorità iraniane hanno annunciato la morte di oltre 200 persone. La magistratura iraniana ha condannato a morte almeno sei manifestanti e migliaia sono stati incriminati per il loro ruolo nei disordini.

Lo scorso 24 novembre, l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, aveva invitato l'Iran a porre fine "all'uso non necessario e sproporzionato della forza" contro i manifestanti.

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