Il leader di Azione, Carlo Calenda, ribadisce che il partito non entrerà nella maggioranza, "è una posizione assolutamente definitiva". "Sostegni - spiega - ci possono essere su singoli provvedimenti, non sulla Manovra, soprattutto non dove c'è la fiducia perché sennò vorrebbe dire entrare in maggioranza. Rimane il nostro giudizio molto critico sulle misure della Manovra, non ha dentro niente e ha un problema gigantesco sulla Sanità".
"Il dovere dell'opposizione - ha rimarcato Calenda - non è solo dire cosa non va bene, ma anche cosa si dovrebbe fare perché siamo pagati, piuttosto bene, e dire solo no è un po' poco". "Se riuscissimo e io credo che riusciremo - ha aggiunto - a ottenere delle cose che sono positive per le imprese, per i cittadini e i lavoratori, allora sarà un buon lavoro e avremo guadagnato lo stipendio". .
Detto questo il leader di Azione è severissimo sull'impostazione della Manovra. "Un giudizio sul fronte fiscale? Quattro provvedimenti per gli evasori e una finta mini flat Tax per le partite Iva" attacca. "La 'finta flat tax per partite Iva' determina che se sei un lavoratore dipendente guadagni e paghi 27mila euro su 85 mila di tasse, se sei partita IVA 9mila: non credo questo risponda a un criterio di giustizia. Dopodiché alla fine le tasse aumenteranno tra quello che mettono, sigarette e altro, finirà per aumentare".
"Lo stesso sulle pensioni, - ha proseguito Calenda -, hanno promesso di raddoppiare le pensioni minime: quello che fanno in realtà è dare 6 euro in più della rivalutazione, dopodiché noi siamo d'accordo, figuriamoci... però è una follia: manca la sanità". "Il provvedimento sull'energia è scritto male, - ha detto ancora il leader del Terzo Polo - perché i crediti d'imposta non aiutano le aziende che hanno bisogno di cassa. Noi abbiamo proposto di fare un tetto nazionale al prezzo dell'energia e del gas con gli stessi soldi e poi ci sono molte altre cose: da Impresa 4.0, tante altre che abbiamo proposto, io spero che verranno accolte".