Matteo Salvini torna sulle polemiche per l'uso del contante. "Io sono un liberale, ognuno deve essere libero di pagare come vuole. Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle. Io cerco di pagare in contanti perché a me piace andare a prelevare al bancomat", ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, rispondendo ai cronisti sulla questione della soglia di 60 euro in Manovra per il pagamento con carte elettroniche.
Salvini: "La manovra? Fatto un buon lavoro" - Il leader della Lega ha parlato anche della manovra. "Sulla proroga del superbonus ci sono lavori in corso, ci stiamo ragionando, però sono soddisfatto della manovra che il Consiglio dei ministri ha approvato, ora il Parlamento potrà portare ulteriori miglioramenti, però, ripeto, quando aumenti stipendi bassi e pensioni minime hai fatto un buon lavoro. Questa è una buona manovra in tempi difficili che aiuterà tanta gente, soprattutto quelli che hanno bisogno, gli stipendi sotto i 20mila euro annui e le pensioni minime guadagneranno più di altri".
"Ritengo la pace fiscale sia un segno di civiltà" - Salvini ha poi risposto al segretario del Pd Enrico Letta, che aveva bollato la manovra come un inno all'evasione fiscale: "Sulla pace fiscale io continuo a ritenere che sia un segno di civiltà, ci sono 15 milioni di italiani con cartelle esattoriali e non credo che siano un popolo di delinquenti".
"Abbiamo provato tassare le multinazionali ma questi sono furbi" - "Ci abbiamo provato a tassare le multinazionali, soprattutto quelle del commercio online. Ne abbiamo parlato con Meloni, con Giorgetti, con Urso però ci sono le norme europee. Senza fare nomi e cognomi, che le grandi piattaforme alla Amazon siano esenti da Iva sulle transazioni a differenza dei commercianti è una follia. Gli uffici tecnici ci hanno detto che non è possibile pensare a questo tipo di tassazione, mi sembra che in manovra abbiamo messo quella sull'online ma limitata. Ci riproveremo, questi sono furbi", ha detto ancora Salvini.
Il sindaco di Milano: "Pago il caffè con il cellulare, sono un rompipalle con il botto" - "Pago il caffè con il cellulare, sono un rompipalle col botto". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha replicato nelle sue storie di Instagram all'affermazione del vice premier Matteo Salvini. Il sindaco sui social ha condiviso un articolo che riporta le parole del ministro alle Infrastrutture, accompagnato dal commento e da una faccina sorridente.