UCCISE LA FIDANZATA

Giappone, morto il "cannibale di Kobe": Issei Sagawa aveva 73 anni

Uccise e mangiò il cadavere di una studentessa in Francia. Riuscì a non farsi condannare per infermità mentale e tornato in Giappone divenne famoso

Issei Sagawa, soprannominato "il cannibale di Kobe", è morto a 73 anni. L'uomo, nel 1981, uccise una compagna universitaria in Francia e si cibò con alcune parti del cadavere: per questo efferato crimine non subì condanne penali. E' stato il fratello minore di Sagawa a rendere noto il decesso che sarebbe avvenuto a causa di una polmonite per poi essere cremato dopo una cerimonia funebre privata cui hanno assistito solo alcuni familiari. Sagawa viveva in un appartamento alla periferia di Tokyo. 

L'omicidio di Renee Hartevelt - Nel 1981 Issei Sagawa, mentre studiava a Parigi, invitò la studentessa olandese Renee Hartevelt nel suo appartamento. Dopo averle sparato al collo con un fucile, la stuprò e fece a pezzi il cadavere. Nei successivi tre giorni consumò parti del suo corpo. Venne scoperto e arrestato nel tentativo di seppellirne i resti nel Bois de Boulogne. Nel congelatore furono trovati i resti della vittima. Scarcerato senza processo sulla base di una perizia psichiatrica, Sagawa trascorse un breve periodo di detenzione in un istituto mentale, e venne poi deportato in Giappone.

In Giappone stabilirono che non era pazzo - Le autorità del suo Paese decretarono che l'uomo fosse in grado di intendere e volere, ma furono costrette a lasciarlo in libertà, dal momento che in Francia le accuse a suo carico erano decadute. Negli anni successivi, Sagawa non espresse mai pentimento per il suo crimine, e lo trasformò anzi in una fonte di notorietà, arrivando a scrivere un libro di memorie. "Mangiarla è stata un gesto supremo d'amore" disse Sagawa.

Divenne famoso con libri e documentari - In un documentario nel 2017 e in una serie di interviste raccontò i dettagli dell'omicidio e della sua ossessione per il cannibalismo, affermando che il suo "desiderio di consumare una donna si era trasformato in un obbligo".