Ilva, giudici: "La gestione della fabbrica da parte dei Riva fu disastrosa"
La Corte d'Assise ha depositato le motivazioni della sentenza con cui in primo grado sono state condannate 26 persone. Urso: "Siamo saliti su un treno che sta deragliando"
La gestione "disastrosa" della fabbrica Ilva da parte dei Riva avrebbe messo "in pericolo concreto la vita e la integrità fisica dei lavoratori dello stesso stabilimento e quella dei cittadini di Taranto". Ne è convinta la Corte d'Assise che a distanza di 18 mesi dalla lettura del verdetto del processo "Ambiente Svenduto", sul presunto disastro ambientale causato dall'ex Ilva, ha depositato le motivazioni della sentenza con cui in primo grado sono state condannate 26 persone tra dirigenti, manager e politici.
Urso: "Siamo saliti su un treno che sta deragliando" - E se sul fronte giudiziario sono i giudici a criticare l'azione degli ex vertici, sul piano industriale è il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a non vedere prospettive future: "Saliamo su un treno in corsa che sta deragliando", afferma. Il ministro evidenzia che ArcelorMittal, "contravvenendo agli accordi presi, produce tre milioni di tonnellate mentre ne avrebbe dovuti produrre sei. Siamo già con un impianto che si sta spegnendo. Ci siamo confrontati con tutti, a partire dall'a.d - spiega ancora Urso -. Nessuno mi dice che chiude ma improvvisamente, da un giorno all'altro, invece arriva la notizia che chiude i cancelli ai lavoratori dell'indotto. Ma abbiamo continuato l'interlocuzione con l'azienda perché siamo persone responsabili". Quanto al "miliardo previsto come iniezione di risorse", ribadisce che "vogliamo sia condizionato alla governance".
Acciaierie Italia, i numeri del gruppo
SU TGCOM24