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Soumahoro, la suocera indagata anche per truffa aggravata 

La Gdf sta analizzando in che modo siano stati impiegati i fondi ricevuti negli anni dalle due cooperative oggetto di indagine, dopo le denunce dei lavoratori sul mancato pagamento degli stipendi

Ansa

La suocera di Aboubakar Soumahoro, Marie Therese Mukamitsindo è indagata anche per i reati di truffa aggravata e false fatturazioni. Alla donna è contestato anche il reato malversazione nell'ambito dell'indagine dei pm di Latina sulla gestione di due cooperative. I magistrati hanno delegato le indagini alla Guardia di Finanza che sta analizzando, dopo alcune denunce presentate dai lavoratori delle coop, che lamentano il mancato pagamento degli stipendi, in che modo siano stati impiegati i fondi ricevuti negli anni dalle due strutture.

Guardia di Finanza e Carabinieri stanno scandagliando voci di bilancio, flussi di finanziamenti e uscite di denaro per capire se, in primo luogo, i soldi che dovevano essere destinati ai lavoratori, che hanno denunciato il mancato pagamento di stipendi, siano stati dirottati altrove. I fondi ottenuti in 20 anni di attività dalla Kiribu e Consorzio Aid superano i 60 milioni di euro

Dal racconto di chi ha lavorato per le coop ed è in attesa di soldi mai avuti emergono dubbi e perplessità sulla gestione. "La famiglia al completo si è dedicata virtualmente all'aiuto delle persone ma in realtà quello che pensiamo noi lavoratori è ch siamo stati presi in giro - spiega un impiegato che vuole restare anonimo - Quando ho visto Aboubakar nei video e tutto quello che ha detto mi è venuto da ridere. Non può dire che non ha visto, non ha sentito e non era parte della situazione".

Fratoianni: "Non sono pentito della scelta di candidare Soumahoro" - Le indagini viaggiano parallele con la polemica politica e le pesanti ripercussioni all'interno di Sinistra Italiana. Il segretario del partito, Nicola Fratoianni, si è detto "non pentito" della scelta di candidare l'ex sindacalista ivoriano. "Spero che l'evoluzione della vicenda porti a una assoluzione e comunque mi occuperò di tutelare chi su questo fronte continua a lavorare - ha aggiunto -. Su questo terreno abbiamo combattuto spesso in assoluta solitudine perché sono temi che non portano voti". Sulle denunce che stanno arrivando in Procura, il segretario ha puntualizzato: "Se qualcuno trova profili illeciti ha il dovere di dirlo ai pm, non sapevamo di illeciti e siamo andati avanti sulla candidatura" dopo di che "c'è uno scontro politico che da anni si sviluppa in particolare nel foggiano su quel fronte ma non mi furono segnalati elementi di un profilo problematico o illecito".

Bonelli: turbato da questa fase, siamo chiamati a rigore - Dal canto suo Angelo Bonelli, il leader di Europa Verde, ribadisce di vivere "con grande turbamento questa fase: c'è una questione di opportunità politica e siamo chiamati a essere estremamente rigorosi" e parlando della candidatura di Soumahoro e di chi oggi sostiene di aver avvertito l'alleanza Verdi-SI sulla questione, ha aggiunto che "in quei 10 giorni nessuno ha posto un problema. Era una personalità molto sostenuta dal mondo della cultura che ha fatto delle battaglie anche molto importanti, ora fare un processo ex post non è corretto: dire potevate sapere non è corretto perché chi sapeva doveva dirlo e non intervenire successivamente".

Non usa, infine, mezzi termini il segretario della Uiltucs Latina, sindacato dei lavoratori che hanno presentato le denunce, Gianfranco Cartisano. " Una vicenda piena di lati oscuri. A oggi il prezzo più alto lo stanno pagando solo i lavoratori. È urgente fare chiarezza e avere i salari. Il prefetto deve cambiare passo. Convocare le parti, i soggetti che hanno attivato i progetti, rimane un'urgenza per i problemi sociali che hanno creato i datori di lavoro della Karibu e di Consorzio Aid". 

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