Non dormiva il cinghiale trovato all'alba di mercoledì 23 novembre sullo zerbino all'interno di un condominio del quartiere Quezzi, a Genova. L'ungulato era invece in agonia, perché gravemente ferito, forse a seguito di un investimento da parte di un camion o per la caduta da un muraglione, come riferisce Liguria Oggi, che cita il servizio veterinario dell'Asl 3. La vicenda, diventata presto virale, che ai più aveva provocato tenerezza e sulla quale in tanti avevano sorriso e ironizzato, ha avuto, dunque, un risvolto tragico.
Il cinghiale di Genova non aveva dunque scelto quello zerbino come cuccia. Aveva, invece, trovato riparo in quel condominio perché moribondo. Quando è stato scoperto, i residenti avevano subito allertato la polizia locale, che, a sua volta, aveva fatto intervenire le guardie regionali per il suo recupero. Subito l'animale, secondo i testimoni, si era mostrato "poco reattivo". Inizialmente si era pensato a un esemplare anziano.
Gli agenti avevano invece potuto constatare che avesse riportato numerosi traumi forse perché investito da un camion. E' stato allora sedato e soppresso con un'iniezione. La carcassa, riporta sempre Liguria Oggi, è stata poi consegnata ai veterinari della Asl 3 per essere sottoposta a test al fine di accertare eventuali malattie, in particolare per escludere la peste suina.
Proprio a proposito di peste suina, un nuovo caso è stato registrato nella giornata del 24 novembre a Busalla (Genova), il tredicesimo dall'inizio dell'emergenza, scoppiata nel dicembre 2021. Lo ha comunicato l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte Liguria Valle d'Aosta. Anche in questo caso il virus è stato riscontrato in un cinghiale. In undici mesi diventano così 195 le positività totali alla peste suina africana riscontrate nella "zona rossa", 125 in Piemonte, 75 in Liguria.