Svelato il mistero delle pecore che hanno girato ininterrottamente in cerchio per 12 giorni in Mongolia. L'inquietante video era stato pubblicato dal profilo Twitter del quotidiano cinese People's Day dando seguito alle più svariate teorie in merito. Ora, a dare una plausibile risposta all'enigma ci pensa il professor Matt Bell del Dipartimento di Agricoltura dell'Università Hartpury di Gloucester, in Inghilterra. Secondo l'esperto il movimento in cerchio degli ovini sarebbe stato causato da una situazione di disagio dovuto ai recinti stretti e alla mancanza di spazio.
La frustrazione e la solidarietà - Sul caso in Mongolia, Bell ha dichiarato che le pecore chiuse dentro a un recinto per lunghi periodi potrebbero essere vittime di "comportamenti stereotipati, con ripetuti cerchi a causa della frustrazione per essere nel recinto e limitate" sulle direzioni in cui potrebbero andare se fossero libere. "Questo non va bene", ha detto il professore, spiegando che le altre pecore non vittime di questa frustazione si sarebbero unite "come animali da gregge ai loro amici" in segno di solidarietà.
La listeria - In un primo momento si era parlato di listeria. Alcuni esperti avevano ipotizzato che il comportamento delle pecore potesse essere causato da una malattia batterica, la listeria, nota anche come "malattia del cerchio", che infetta in special modo i ruminanti.
Gli effetti sugli ovini e sui bovini - Negli ovini e nei bovini la forma più frequente è la listeriosi cerebrale e causa un aumento allo stato febbrile della temperatura corporea, seguito da depressione, disturbi motori e paralisi. Negli ovini si osservano inoltre infiammazioni della congiuntiva. Focolai si verificano in genere a causa di foraggi rovinati o di bassa qualità. In ovini e caprini la morte avviene di solito entro 24-48 ore dalla comparsa dei sintomi.