Un’alternativa al venerdì dello shopping per eccellenza, per riflettere sull’impatto che le nostre scelte hanno sugli oceani. Al posto delle corse tra una vetrina e l’altra e delle ore passate alla ricerca dello sconto migliore, questo weekend potreste andare a Venezia per un evento decisamente più sostenibile. È il “Blue Friday”, un ciclo di incontri organizzato dallo Ioc-Unesco, la commissione che si occupa del Decennio delle Scienze del mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Una due giorni per promuovere la salvaguardia del mare, il ripristino della sua biodiversità e un consumo critico e consapevole.
Una chiamata all’azione rivolta ai cittadini, istituzioni, aziende e centri di ricerca per trasformare il venerdì più nero dell’anno per l’ambiente, in un giorno per salvaguardare il mare e in particolare il Mediterraneo. Perché cambiare le proprie abitudini è possibile, mettendo al centro l’ambiente e non i consumi, promuovendo abitudini più responsabili e in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
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Ogni nostra scelta come consumatori può infatti avere un effetto sull’ambiente e sul mare. Il Black Friday non porta con sé solo acquisti e sconti, ma ha un impatto molto elevato sul Pianeta. Secondo l’Unesco, fino all’80% dei capi e oggetti acquistati vengono buttati via dopo un solo utilizzo o addirittura zero. In Italia, dove il 50% degli acquisti avviene online, durante il Black Friday la congestione urbana aumenta del +34% l’inquinamento nei centri urbani e i tempi di percorrenza. Inoltre l’e-commerce consuma mediamente il 35% di tutta la plastica prodotta nel nostro Paese e durante la giornata del Black Friday questa percentuale subisce un’impennata.
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Ci sono però anche buone notizie: da un sondaggio effettuato risulta che in vista del Black Friday 2022, il 76% degli intervistati vorrebbe acquistare prodotti di qualità superiore perché durino di più nel tempo e il 40% è disposto a spendere di più per prodotti attenti al clima.
Sono questi i motivi per cui venerdì 25 e sabato 26 a Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, si discuterà di moda, finanza blu e imprenditoria, con il motto “Blue is the new Black”.