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Su Canale 5 la storia dell'"Angelo di Amburgo": ecco "Passaporto per la libertà"

La serie racconta la vicenda di un'impiegata nel Consolato brasiliano nella città tedesca che negli Anni 30 ha salvato centinaia di ebrei dall’Olocausto

Ufficio stampa

Arriva su Canale 5, in prima serata da giovedì 24 novembre, la miniserie "Passaporto per la libertà". Al centro del racconto, in prima visione assoluta, l’emozionante storia di Aracy de Carvalho, detta anche "l’Angelo di Amburgo", che, impiegata nel Consolato brasiliano nella città tedesca, ha salvato centinaia di ebrei dall’Olocausto e ha trovato l’amore della vita con João Guimarães Rosa, allora vice-console e poi più grande scrittore brasiliano del Ventesimo secolo.

Canale 5 porta così al pubblico italiano questa produzione internazionale targata Estúdios Globo, Sony Pictures Television e Florest. "Passaporto per la libertà" ripercorre gli atti di coraggio e i relativi rischi corsi da questa autentica eroina. Aracy de Carvalho (1908 - 2011), figlia di un brasiliano e di un tedesco, lascia San Paulo con il figlio, per trovare fortuna nella Germania degli Anni 30 (qui ricostruita tra l’Argentina e Rio de Janeiro). Aracy lavora alla Sezione passaporti del Consolato brasiliano di Amburgo. Con sotto gli occhi il dramma degli ebrei perseguitati dai nazisti, inizia ad aiutarli procurandogli i passaporti che gli avrebbero garantito una via di fuga in Brasile e, quindi, la salvezza. La giovane donna non ha l’immunità diplomatica e se fosse stata scoperta sarebbe stata condannata alla morte.

"Ha rischiato la vita per aiutare altre persone, superando le sue paure, pur di lottare per quello che credeva profondamente giusto. La sua è una figura che mi ha colpito e insegnato molto", afferma l’attrice Sophie Charlotte, che interpreta la protagonista. "È stato un viaggio faticoso: è bello che il pubblico possa finalmente conoscere questa vicenda. Un esempio concreto di come le donne, con il loro potere, abbiano saputo trasformare il mondo, senza che la Storia le abbia sapute ricordare".

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