La richiesta di un contributo in denaro per partecipare a una festa di compleanno in Inghilterra, indigna la mamma di due piccoli invitati. La quota che la donna è stata chiamata a sborsare sarebbe di "7 euro a partecipante". Una cifra sufficiente a scatenare l'ira dei genitori di fronte a una spesa di 60 euro per il trasporto e il regalino per il festeggiato. La mamma infuriata ha così scelto di sfogarsi sui social di un portale web ed è scoppiata la polemica.
Lo sfogo sui social - Su un portale dedicato alle mamme, la donna ha scritto: "I miei figli, di uno e due anni, sono stati invitati a una festa di compleanno. Non vedevo l'ora che i miei ragazzi partecipassero anche se la giornata mi costerà circa 60 euro". Fin qui nessun problema, la mamma credeva che la spesa per il carburante per raggiungere il luogo dell'evento, a circa 90 minuti da casa sua, e il regalo per il compagno di classe dei figli bastasse. Ma è qui che é arrivata la sorpresa.
La richiesta della quota - "Oggi ho ricevuto una telefonata per confermare se andremo. Mi è stato detto che costerebbe 7 euro a ciascuno di noi per coprire il costo dell'ingresso. Ora, forse sono all'antica, ma quando inviti qualcuno a una festa, non gli dici che deve pagare" ha raccontato sconsolata agli altri utenti del forum.
I commenti degli utenti - Sono stati diversi i consigli che sono arrivati dal web alla mamma perplessa: alcuni le hanno suggerito di boicottare l'evento; altri sono partiti con le critiche agli organizzatori ricordando che si pianificano le feste che ci si può permettere "non in base a ciò che presumi che i tuoi ospiti vogliano pagare"; altri ancora hanno solidarizzato con la mamma scontenta condividendo "l'imbarazzo" di fronte alla strana iniziativa confessando di non aver mai sentito prima "di genitori che hanno contribuito al costo della festa di compleanno di un altro bambino", sottolineando che se gli organizzatori non potevano permettersi il party "avrebbero potuto organizzarne una festa più economica a casa loro con alcuni palloncini, cibo per le feste e poi non avere la sfacciataggine di chiedere alle persone di pagare un ticket per partecipare".