Violenza sessuale ad Andria dove una minorenne, che soffre di un disagio psichico, è stata adescata all'uscita di scuola e portata in un casolare dove è stata abusata. La vittima era stata stordita con alcol e droghe per poi essere portata in un ospedale e lì abbandonata. La polizia di Andria, che indaga sul caso, è però riuscita a risalire all'identità dell'uomo e lo ha arrestato.
La ragazzina stava uscendo da una scuola superiore di Andria e si stava dirigendo verso la comunità che la ospita, dato che soffre di un disagio psichico. Il violentatore con una scusa l'ha convinta a salire in auto e dopo averla portata in un casolare di campagna, l'ha stordita con alcol e droghe, e infine ha abusato di lei per ore. Poi l'ha accompagnata nei pressi di un ospedale e l'ha abbandonata. Dal racconto della vittima ai medici e poi alla Polizia sono partite le indagini che hanno portato gli agenti all'arresto di un 40enne incensurato della provincia Barletta-Andria-Trani, ora accusato di sequestro di persona e violenza sessuale in danno di minore.
L'ha convinta ad accettare un passaggio - La ragazzina, che avrebbe circa 16 anni, era uscita da scuola, l'uomo si è avvicinato a lei. Mostrandosi gentile e inoffensivo l'ha convinta ad accettare un passaggio dicendole che l'avrebbe portata ovunque. Quell'auto si è però trasformata in una trappola. L'orco l'ha portata in un casolare di sua proprietà per violentarla fino a che, forse per un malore della vittima, decide di portarla fino ad un ospedale. Ma per essere sicuro di non essere visto la fa scendere nei pressi di un pronto soccorso di una città del nord Barese, fuori Andria.
E' qui che la giovane chiede aiuto e, sentendosi finalmente al sicuro, racconta di essere stata violentata da una persona che non aveva mai visto prima. Una storia agghiacciante per i medici che raccolgono le prime testimonianze poi condivise con la Polizia che dopo mesi di indagini è riuscita ad arrestare il responsabile degli abusi. L'uomo è indagato per i reati di sequestro di persona ai danni di minore, violenza sessuale aggravata per aver abusato dell'inferiorità fisica e psichica della parte offesa, per aver commesso le violenze in danno di una persona minore di 18 anni, per l'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, e per violazione della normativa sugli stupefacenti.
Lo sdegno social della popolazione - L'esecuzione del provvedimento cautelare è l'epilogo delle indagini della Squadra mobile, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica. Sui social la notizia ha suscitato numerose reazioni, soprattutto dei residenti nella provincia Barletta-Andria-Trani. "E' una cosa terribile", commentano in tanti sperando che il "colpevole resti a lungo dietro le sbarre". "Come possiamo stare tranquilli se accadono questi orrori nel nostro territorio", è la preoccupazione di molti genitori dopo la notizia. Il sindaco di Andria, Giovanna Bruno, ha parlato di "un grave dolore per questa squallida storia di violenza ai danni di una minorenne. Dolore profondo per il male inferto, per la pochezza umana, per la prevaricazione fisica. Dolore atroce pensando ad una creatura trovatasi piccola e indifesa di fronte all'orrore. Questo mi sento di consegnare, prima ancora di soffermarmi sui dettagli che saranno via via forniti dalle istituzioni che si occupano della vicenda e che ringrazio per il determinante lavoro fin qui svolto".
Alla vicenda di Andria si è aggiunta un'altra storia di violenza avvenuta a Roma dove un tassista di 34anni romano è stato arrestato per violenza sessuale ai danni due studentesse straniere avvenute nella Capitale il 14 ottobre scorso.