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Ritmica, le ex ginnaste Nina Corradini e Anna Basta: "Non mangiavamo per paura della pesa"

Ospiti a "Verissimo" le ex farfalle azzurre raccontano gli abusi subiti: "Se il peso non era quello giusto ci insultavano pubblicamente"

Le ex atlete della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica, Nina Corradini e Anna Basta, raccontano a "Verissimo" la loro verità relativamente ai presunti abusi subiti negli anni vissuti in nazionale, fatti di umiliazioni e vessazioni. "Venivamo pesate ogni giorno, tutte insieme, in fila una per una. Prima della pesa avevamo smesso anche di fare colazione e avevamo paura pure di bere un bicchiere d'acqua perché faceva la differenza. Se il peso, secondo loro, non era quello giusto ci insultavano pubblicamente con frasi tipo "vergognati!" "sei incinta?" "guarda che pancia ti ritrovi" - dichiara Anna nel salotto di Silvia Toffanin.

"Queste frasi ci venivano ripetute ogni giorno, durante tutto il tempo degli allenamenti. Eravamo solo dei numeri sulla bilancia, non avevamo più valore né come persone né come ginnaste" - aggiunge Nina - "Questa percezione distorta del corpo mi ha portata ad abusare di lassativi per perdere peso. Ne prendevo uno a sera, tanto che non mi facevano più effetto. Una volta ne ho presi tre, ho perso un chilo e mezzo in una notte e la mattina dopo sono svenuta. Lì ho capito che stavo mettendo a rischio la mia salute fisica e psicologia. Quel giorno mi hanno fatto allenare lo stesso, perché per loro gli infortuni sono solo una scusa per non allenarsi".

Abusi psicologici tali che Anna ha addirittura considerato l'idea di togliersi la vita: "Ci ho pensato molto. Per tantissimo tempo ho vissuto con il pensiero che la mia vita non avesse senso". E sulla difficile scelta di parlare di questo mondo, le due ex farfalle della ritmica concordano: "Ci muove il fatto che troppe bambine stanno soffrendo e stanno vivendo quello che noi abbiamo vissuto e non va bene. Questo sport è meraviglioso, sono certe persone che lo rovinano".

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