A "Quarto Grado" la escort Veronica Belli racconta la paura crescente nel quartiere Prati di Roma dopo il triplice omicidio di giovedì nel mondo della prostituzione. "Quando mi sono svegliata ho letto la notizia e ho visto trenta chiamate anonime perse sul cellulare. Magari l'assassino ha cercato anche me", spiega la donna. Il killer è ancora in fuga e si fa strada l'ipotesi che a uccidere la colombiana Marta e le due escort di nazionalità cinese tra via Durazzo e via Riboty sia stato lo stesso autore. "Ho i brividi, nessuno ci protegge ma risponderò lo stesso alle chiamate perché il lavoro è lavoro", spiega Belli, che non esclude nessuna ipotesi sul movente, compresa l'ipotesi di un "moralizzatore" che ha dato sfogo alla violenza contro le escort del quartiere.
Nel racconto della escort il quartiere di Prati - dove sono avvenuti gli omicidi a poca distanza tra loro tra via Durazzo e via Riboty - è frequentato da clienti di tutte le età: molti sono "facoltosi", come commercialisti, avvocati che scrivono nelle chat di incontri in cerca di compagnia soprattutto in pausa pranzo. Veronica Belli, dunque, non si sorprende che gli omicidi siano avvenuti in pieno giorno e che Marta sia stata trovata nuda, uccisa verosimilmente durante l'atto sessuale.