Si intitola "Al You Need Is Love" il nuovo lavoro di Sarah Jane Morris, con i Solis String Quartet, pubblicato da Irma Records. Un album dedicato alle canzoni dei Beatles che a decenni di distanza, continuano a rappresentare un punto di riferimento non solo per il pubblico di tutto il mondo, ma anche per musicisti di varie estrazioni. Tra loro appunto Sarah Jane Morrris, una delle voci più importanti del soul nel vecchio continente. Nella sua carriera ha esplorato molti sentieri contigui a quello del soul, come ad esempio il jazz, ma anche il pop più raffinato. Indimenticabile la sua partecipazione a "Don't leave me This way" di Jimmy Sommerville. Tra le sue collaborazioni, quella con Peter Hammill dei Van Der Graaf Generator, nell'opera rock "The Fall of the House of Usher".
E' la stessa Sarah Jane, gradita ospite a Jazz Meeting, a spiegare perché la sua scelta è "caduta" sul quartetto di Liverpool: "Semplicemente perché i Beatles divennero la band più famosa e apprezzata nel mondo. I Beatles con le loro innovazioni in campo musicale e tecnologico, cambiarono per sempre la storia della musica. Nel corso di questi decenni hanno influenzato migliaia di musicisti e songwriter. Qualcuno ha detto ad esempio che gli Oasis non sarebbero mai esistiti, se prima di loro non fossero nati i Beatles".
Come nasce la tua collaborazione con i Solis String Quartet?
Li incontrai per la prima volta nel 2019, in occasione di uno spettacolo teatrale intitolato "I Killed the Beatles", dedicato a Mark Chapman, che uccise John Lennon. Proprio lavorando per questo progetto, maturò in noi la volontà di realizzare un album insieme, interamente dedicato ai Beatles. Neanche il lockdown ci ha fermati, nel senso che abbiamo continuato a lavorare nei rispettivi studi: loro a Napoli, io a St Leonards on Sea, città dove vivo in Inghilterra.
Il pubblico come ha accolto il progetto?
Abbiamo fatto recentemente 5 concerti a Milano al Blue Note, show da "tutto esaurito",' in un'atmosfera magica. A marzo faremo 4 concerti nel Regno unito, uno di questi allo Yoko Ono Centre a Liverpool. Siamo molto soddisfatti del disco, un lavoro che sembra avere le ali.