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Allarme smog: città italiane in crisi 

L'inquinamento atmosferico miete più vittime in Italia che nel resto del continente europeo

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Il 2022 è stato uno degli anni più caldi e meno piovosi nella storia del nostro paese e tra le conseguenze dannose di questo dato c’è l’inquinamento delle città, decollato a livelli mai visti prima. Come dimostra un’analisi di Legambiente su 13 capoluoghi, la situazione attuale è già da codice rosso e ci avviamo verso l’inverno, notoriamente la stagione più critica da questo punto di vista. La media annuale di PM10 – le polveri sottili in sospensione nell’aria che respiriamo – traccia una mappa molto preoccupante, visto che nessuna delle città analizzate rispetta il valore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si va da un’eccedenza del +36% di Perugia, al +52 di Firenze o al +65% di Roma, fino ad arrivare ai disastrosi +121% di Torino e 122% di Milano.

Il PM10 ha tra le fonti principali il traffico automobilistico (tra scarichi, usura freni e pneumatici), la combustione della legna da stufe e caminetti, l’agricoltura e gli allevamenti intensivi. L’inquinamento atmosferico miete più vittime in Italia che nel resto d’Europa e l’elenco delle patologie legate allo smog vanno da aritmie cardiache a polmonite, da diabete a ictus e depressione fino a ipertensione, trombosi e tumore. Le polveri sottili e il biossido di azoto determinano uno stato d'infiammazione cronica di tutti gli organi che danneggia le cellule e provoca effetti simili a quelli dovuti al fumo di sigaretta, attivo e passivo.

Cosa si può fare? Ridurre la quantità e migliorare la qualità del parco automobilistico, aumentare il numero di alberi nelle città (con i conseguenti effetti salutari dell’esposizione al verde), diminuire le emissioni che derivano dal riscaldamento di edifici pubblici e privati. Infine si possono attuare alcuni consigli pratici come areare i locali durante le ore con meno inquinamento esterno (tipo la mattina presto o la sera tardi), fare sport lontano dal traffico, cambiare pneumatici e freni usurati, oltre che utilizzare mascherine FFP2 efficaci anche nella protezione da inquinamento atmosferico.

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