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Iran, terzo mese di proteste: almeno 342 vittime (tra cui 43 bimbi) e 14mila arresti

L'accusa di Teheran: "L'Israele e l'Occidente fomentano la guerra civile"

In Iran continuano le proteste, giunte ormai al terzo mese. Sono almeno 342 le persone uccise, tra queste 43 sono bambini. E' il bilancio fornito dall'Ong per i diritti umani "Iran Human Rights". Finora, secondo stime dell'Onu, sarebbero 14mila gli arresti. Le proteste erano cominciate a metà settembre in seguito alla morte in carcere di Mahsa Amini: la giovane era stata arrestata per aver indossato in maniera scorretta il velo islamico. Da allora, i manifestanti non si sono più fermati, nonostante la durissima repressione.

Proteste in Iran, virale sui social il "bacio rivoluzionario" di due ragazzi

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Un ragazzo e una ragazza, mano nella mano, in mezzo a una strada trafficata. Lei senza velo, il volto immerso in quello di lui per un bacio che fa la rivoluzione in Iran. E' il "bacio di Shiraz", l'immagine diventata virale sui social media che racconta la voglia di libertà dei giovani iraniani, principali protagonisti delle proteste contro il governo di Teheran per la morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda deceduta due mesi fa dopo essere stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto. Secondo gli utenti sui social, la foto - di cui non si conosce l'autore - sarebbe stata scattata il 15 novembre su una strada trafficata di Shiraz. Lo scatto è già diventato il simbolo della rivoluzione nel Paese, dove anche un bacio in pubblico è "contro la morale" ed è proibito. Un modo per "celebrare la vita", scrive qualcuno su Twitter, mentre in Iran continua la repressione e si muore per per chiedere libertà e diritti.

Oltre alle proteste si sono aggiunti gli scioperi - I manifestanti, inoltre, hanno indetto tre giorni di scioperi e proteste più intense del solito per commemorare il "novembre di sangue" del 2019. Allora, durante le proteste antigovernative, si stima che furono uccise circa 1.500 persone. Intanto il regime religioso che governa l'Iran, per cercare di arginare le manifestazioni, ha iniziato a condannare a morte alcuni degli arrestati.

L'accusa di Teheran: "L'Israele e l'Occidente fomentano la guerra civile" - Secondo il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, Israele e le agenzie di intelligence occidentali stanno cercando di fomentare la guerra civile nella Repubblica islamica. "Molti servizi di sicurezza, Israele e alcuni politici occidentali che hanno pianificato la guerra civile, la distruzione e la disintegrazione dell'Iran, dovrebbero sapere che l'Iran non è la Libia o il Sudan", ha twittato il ministro. "Oggi i nemici hanno preso di mira l'integrità dell'Iran e l'identità iraniana. La saggezza del popolo ha deluso il nemico", ha aggiunto Hossein Amir-Abdollahian.

Parlamento Ue: "Stop relazioni dopo sanzioni a eurodeputati" - "Le sanzioni di ritorsione iraniane contro gli eurodeputati sono una risposta inaccettabile alle preoccupazioni legittime del Parlamento europeo sulle violazioni dei diritti umani". Su proposta della Commissione Affari esteri, i leader dell'Eurocamera hanno quindi sospeso l'invito ai funzionari iraniani e i contatti diretti tra gli organi ufficiali del Parlamento europeo e le controparti ufficiali iraniane.

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