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Migranti, Piantedosi: "Legittimo ritenere non inoffensive navi Ong. In Italia non si entra illegalmente"

Nella sua informativa al Senato, il ministro dell'Interno affronta il tema dell'immigrazione. Johansson: "L'Ue pronta ad aiutare l'Italia"

Ansa

Linea dura del ministro Piantedosi sull'immigrazione. "Agiamo con umanità e fermezza: non abbiamo nessuna intenzione di venire meno ai doveri dell'accoglienza, ma in Italia non si entra illegalmente, la selezione non la fanno i trafficanti di esseri umani. Vogliamo governare i flussi anziché subirli", ha detto il responsabile del Viminale nella sua informativa al Senato. "E' un dovere assicurare condizioni dignitose a chi accoglie e a chi viene accolto". "Il tema della dignità è una priorità", ha aggiunto.

Il ministro dell'Interno ha poi sottolineato che nel nostro Paese "ci sono 100mila migranti nel sistema di accoglienza e le prefetture segnalano una saturazione dei posti disponibilità e criticità". Il governo, in materia di gestione dei flussi migratori, "vuole invertire una rotta che per anni non ha tenuto conto dell'interesse nazionale. E' indispensabile che la gestione non sia affidata allo spontaneismo o alle organizzazioni di trafficanti di essere umani". Piantedosi ha quindi spiegato che "l'Italia è favorevole a un piano complessivo di sviluppo del Nord Africa che coniughi le misure per la crescita con quelle di contrasto al traffico degli esseri umani, con una maggiore collaborazione per evitare le partenze dei migranti".

Migranti, la nave Ocean Viking è arrivata nel porto di Tolone

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"Al 10 novembre - ha spiegato - sono state presentate 69.078 richieste di protezione internazionale, ben il 56% in più rispetto al 2021. Sono state prese 50,048 decisioni, il 27% in più e di queste il 57% ha avuto come esito un diniego". Per quanto riguarda il numero di arrivi in Italia nel 2022, ha aggiunto il ministro, "sono aumentati del 60%. Ad oggi sono oltre 90mila i migranti entrati in Italia". 

Sui recenti attriti con la Francia, "i fatti evidenziano come la Ocean Viking si sia diretta autonomamente verso le coste francesi. Una decisione mai auspicata dall'Italia e che ha creato attriti sul piano internazionale, assolutamente non voluti dal governo". Piantedosi ha anche sottolineato che "la presenza di navi Ong continua a rappresentare un fattore di attrazione, un 'pull factor' per i flussi di migranti e sono importanti anche per le organizzazioni criminali che basano il loro modus operandi sulla presenza di assetti Ong nell'area". Sempre sulle Ong, il ministro ha concluso dicendo: "L'individuazione del 'place of safety' avrebbe dovuto esser fatta dallo Stato competente dell'area Sar Malta in cui le navi sono intervenute, Libia e Malta, e poi dallo Stato di bandiera. La richiesta del 'pos' deve arrivare dallo Stato di bandiera delle navi non dalle Ong. Queste navi agiscono in modo autonomo compromettendo anche la capacità di fare operazioni di salvataggio. E' quindi legittimo considerare il transito di queste imbarcazioni non inoffensivo". 

Piantedosi ha poi risposto alle critiche che lo hanno travolto negli ultimi giorni. "C'è chi, anche da posizioni oggi critiche nei confronti dell'azione del governo, ha sostenuto in passato la necessità di una razionale regolamentazione degli ingressi per favorire l'occupazione nei settori lavorativi trascurati dagli italiani; e chi sosteneva che aprire i porti fosse da irresponsabili, che rischiava di indurre a partire migliaia di persone difficilmente integrabili e che non saremmo stati in grado di accogliere, affermazione che proveniva anche da chi ha definito in questi giorni la nostra posizione un disastro e una sceneggiata".

Johansson: "L'Ue pronta ad aiutare l'Italia" - Poco dopo l'intervento di Piantedosi al Senato, arriva un commento da Bruxelles. Sugli arrivi di migranti in Italia "siamo pronti a dare sostegno e ad aiutare in questa situazione. E avrò anche l'opportunità di incontrare il nuovo ministro italiano giovedì in Germania e questa è forse una cosa di cui discuterò", ha detto la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, incontrando la stampa dopo la riunione del Collegio dei commissari. In Germania il ministro Matteo Piantedosi è atteso alla riunione del G7 dell'Interno. Abbiamo bisogno di un sistema comune per garantire solidarietà e responsabilità nella questione dei migranti, ha detto Johansson. "Stiamo assistendo a un numero crescente di arrivi attraverso la rotta del Mediterraneo centrale. La nostra preoccupazione principale deve sempre essere quella di salvare vite umane e il modo migliore per salvarle è quello di impedire alle persone di intraprendere questi viaggi", ha sostenuto, aggiungendo che "la maggior parte delle persone che arrivano lungo queste rotte sono di nazionalità che probabilmente non richiede la protezione internazionale".

La commissaria Ue ha detto di aver presentato una tabella di marcia per assicurarsi che, insieme al Parlamento, gli Stati Ue adottino tutte le proposte del Patto su immigrazione e asilo nel corso di questo mandato. "Perché non c'è piano d'azione al mondo che possa sostituire un regolamento adeguato", ha dichiarato Yohansson. "Naturalmente siamo pronti a sostenere e ad aiutare gli Stati membri in questa situazione", ha concluso Yohansson.

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