L'allattamento nei luoghi pubblici non è vietato dalla legge ma è un diritto che non sempre le italiane riescono a esercitare. Ora però la Camera dei Deputati lancia un segnale: le neomamme deputate potranno allattare in Aula. Lo ha stabilito la Giunta del Regolamento permettendo così alle onorevoli di poter esercitare il proprio diritto di voto anche nel primo anno di vita del proprio figlio. Si porta dunque a compimento un percorso che ha visto in prima fila Licia Ronzulli (Forza Italia) che seppe nel 2010 rompere un tabù entrando nell'Europarlamento con la figlia Vittoria che all'epoca aveva solo 44 giorni.
Si dovrà fare richiesta anticipata - La Giunta del Regolamento di Montecitorio ha deliberato che "è consentito alla deputata che ne faccia tempestiva richiesta, di fare ingresso nelle aule parlamentari, durante le sedute, con il proprio figlio entro il primo anno di età del medesimo, per consentire l'allattamento" (qui spieghiamo perché il latte materno fa bene ai bimbi). "A tal fine - ha stabilito la Giunta - a scelta della deputata da comunicare tempestivamente agli uffici competenti, in Assemblea sono utilizzabili apposite postazioni collocate nell'ultima fila superiore dell'emiciclo".
Deroga all'ingresso in Aula degli "estranei" - Il parere approvato fa seguito all'ordine del giorno "sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari" al bilancio interno di Montecitorio presentato da Gilda Sportiello del M5S ed approvato Montecitorio nella seduta del 27 luglio 2022. In particolare, la disposizione deroga all'articolo del Regolamento interno di Montecitorio in base al quale "nessuna persona estranea alla Camera può sotto alcun pretesto, introdursi nell'Aula dove siedono i suoi membri". Consente, dunque, alla deputata che ne faccia richiesta di fare ingresso in Aula durante le sedute, con il proprio figlio, entro il primo anno di età del bebè, per consentirle l'allattamento senza dover interrompere la propria partecipazione alla seduta. Per questo scopo in Aula potranno essere usare apposite postazioni collocate nell'ultima fila superiore dell'Emiciclo, oppure in una tribuna riservata dell'Aula.
La "battaglia" di Licia Ronzulli - La possibilità di dare alle madri-deputate il diritto di esercitare la propria funziona parlamentare è stato da sempre un cavallo di battaglia di Licia Ronzulli. Nella scorsa legislatura aveva chiesto di far allineare il Parlamento italiano a quello europeo: "Il Parlamento europeo offre alle eurodeputate la possibilità di allattare e di poter contemporaneamente votare già da circa 10 anni. Anche su questo, purtroppo, nonostante si faccia un gran parlare di pari opportunità, l'Italia è indietro", scriveva non più tardi di qualche mese fa. Ma fu proprio Licia Ronzulli a rompere il tabù portando la figlia Vittoria all'Europarlamento quando aveva solo 44 giorni nel 2010. Le foto di quella "presenza" fecero il giro del mondo. Da allora la piccola Vittoria ha partecipato diverse volte ai lavori parlamentari "aiutando" anche la madre in qualche votazione.